Giambattista Vico nella Scienza Nuova legava polis e polemos con un’etimologia tanto infondata quanto rivelativa del suo pensiero. La sua intenzione era quella di spiegare quanto la città e la politica fossero radicate nel concetto di conflitto civile e di guerra fra i popoli. La storia non era, per Vico, il lineare e progressivo evolversi delle vicende umane distese in un orizzonte pacifico, ma in essa si sprigionava la dura contesa fra le parti di una città di cui exemplum era la lotta fra patrizi e plebei nella Roma antica. La polis diventava, nella sua prospettiva, un’ardua conquista, come dimostrava la vita errabonda e ferina dei bestioni primitivi, “fermata” e “formata” dal tuono divino che li emancipava, stimolando il loro conatus razionale, dal dominio insensato di passioni violente e incontrollate, propiziando la nascita delle prime comunità civili.
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Polis e polemos. Giambattista Vico e il pensiero politico
| Titolo | Polis e polemos. Giambattista Vico e il pensiero politico |
| Curatori | Gennaro Maria Barbuto, Giovanni Scarpato |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Percorsi di confine |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
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| Pagine | 360 |
| Pubblicazione | 03/2022 |
| ISBN | 9788857585895 |
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