Nell’intento di affrontare le problematiche inerenti ai molteplici rapporti che possono sussistere fra testo e immagine non si può prescindere dalla considerazione secondo cui di linguaggi sempre e comunque si tratta, anzi di relazioni che si instaurano fra due forme di linguaggio distinte ma, in fondo, non troppo differenti: l’una e l’altra utilizzano (e sovente condividono) i medesimi supporti (pagina, tela, parete, superficie in pietra o metallo, palcoscenico, pellicola) e in qualche caso i medesimi ‘attrezzi’ impiegati per la loro esecuzione (matita, penna, pennello, inchiostri, pigmenti, bulino, scalpello...); l’una e l’altra vengono recepite tramite le medesime facoltà percettive e, se operanti in un contesto storico, geografico e culturale affine, si servono di codici similari. Non è pertanto un’occorrenza poi troppo peregrina che le due modalità espressive di cui qui si vagliano gli scambievoli influssi – scrittura e figurazione – abbiano, nel corso del tempo, avuto modo di saggiare una gamma molto vasta di soluzioni volte a tradurre il confronto – il dialogo – fra due ‘lingue’ in un incremento della produzione di senso.
Ut pictura poesis. I testi, le immagini, il racconto
Titolo | Ut pictura poesis. I testi, le immagini, il racconto |
Curatori | Maura Sonia Barillari, Martina Di Febo |
Collana | Collectanea |
Editore | Virtuosa-Mente |
Formato |
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Pagine | 466 |
Pubblicazione | 02/2018 |
ISBN | 9788898500277 |