Negli anni tra il 1946 e il 1952 Benedetto Croce – meditando sulla barbarie nazifascista, la Seconda guerra mondiale e la minaccia del totalitarismo comunista – scrisse pagine che erano insieme un’interpretazione dell’ora presente e una rivisitazione dei fondamenti della sua filosofia. Gianfranco Contini parlò di un “nuovo Croce”. I saggi qui pubblicati – La fine della civiltà; L’Anticristo che è in noi; Il peccato originale; La vita, la morte e il dovere – fin dai titoli mostrano la loro “contemporaneità” nell’indagare «il negativo che vuol comportarsi come positivo ed essere come tale non più creazione ma, se così si potesse dire, dis-creazione». Un principio “distruttore del mondo” che persiste nel nostro tempo e che è forse la definizione più concisa e profonda del nichilismo, a cui il pensiero di Croce fa da argine. A dimostrazione della sua classicità, del suo continuo interrogarci.
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La fine della civiltà. L'Anticristo che è in noi
Titolo | La fine della civiltà. L'Anticristo che è in noi |
Autore | Benedetto Croce |
Curatore | Ilario Bertoletti |
Collana | Il pellicano rosso. Nuova serie |
Editore | Morcelliana |
Formato |
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Pagine | 112 |
Pubblicazione | 07/2022 |
ISBN | 9788837236540 |
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