La guerra semina morte anche tra chi è rimasto in vita, una morte lenta fatta di rimorsi e fantasmi. Reduce dal conflitto fratricida serbo-bosniaco seguito alla disgregazione dell’ex Jugoslavia, Danilo Mišić è consumato dal senso di colpa per un fatale errore commesso sul campo di battaglia e si è chiuso in una prigionia mentale in cui trova spazio solo un dialogo immaginario col poeta russo Daniil Ivanovič Charms. Ruotano attorno a Danilo i cinici medici dell’ospedale psichiatrico, la moglie Radmila, il dottor Borković che lo tiene in cura. Fanno da cornice le contraddizioni del dopoguerra: la corruzione, l’impunità dei carnefici, i traumi personali e collettivi di un conflitto che neppure l’intervento di forze sovranazionali è riuscito a fermare. Più silenzioso dell’acqua è un requiem privo di schermi ideologici su una guerra che non ha visto vincitori ma solo vittime.
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Più silenzioso dell'acqua
| Titolo | Più silenzioso dell'acqua |
| Autore | Berislav Blagojevic |
| Traduttore | Danilo Capasso |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Limina |
| Editore | Stilo Editrice |
| Formato |
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| Pagine | 120 |
| Pubblicazione | 05/2019 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788864792194 |

