Quello del romanzo storico è un genere amato da molti, e che incuriosisce altri, spesso in cerca di consigli per un buon titolo. Come non è facile scriverne, infatti, altrettanto difficile può essere trovarne uno davvero buono: coinvolgente, accurato, che ci faccia viaggiare nel tempo con il giusto equilibrio fra verità e finzione. Curiosamente, la critica si è dimostrata talvolta impietosa verso questo filone letterario, tanto da fargli meritare una apologia: in questo volume l’autore, con la “scusa” di dimostrare i punti di forza e d’interesse del romanzo storico, ce ne offre un’ampia prospettiva ripercorrendone le caratteristiche, i fondamenti strutturali e la strada percorsa sin dai suoi albori (in età classica). In questa appassionata (ma leggera) arringa in difesa si riflette sulla differenza fra il romanziere e il cronista, fra il realismo e la ricostruzione: una distanza più o meno sottile che ha il potere di avvicinarci in modi diversi alla Storia. Chiude il testo, in questa edizione italiana, una bibliografia orientativa per chi volesse costruire o arricchire una biblioteca personale riservata all’argomento.
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Breve apologia del romanzo storico
Titolo | Breve apologia del romanzo storico |
Autore | Carlos García Gual |
Prefazione | Patrizia Debicke Van der Noot |
Traduttore | Roberto Russo |
Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
Collana | Parva, 42 |
Editore | Graphe.it |
Formato |
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Pagine | 44 |
Pubblicazione | 01/2025 |
ISBN | 9788893722377 |