C.S. Lewis mostra qui un volto forse meno noto ai non specialisti, e tuttavia altrettanto affascinante: quello di critico letterario capace di coniugare l'erudizione e la passione antiquaria con un'analisi formale di grande modernità. Tali gli ingredienti di un insolito quanto coraggioso esperimento, volto a dimostrare che i libri dovrebbero essere giudicati a partire dal tipo di lettura che evocano: non si tratta di stabilire se un libro sia buono o non buono, ma se noi siamo o no buoni lettori. Con un percorso scevro da elitarismi come da astratte teorie, Lewis, attraverso l'analisi e il confronto di generi diversi, chiarisce la natura, le modalità e il valore dell'esperienza letteraria, intesa come evento dinamico, sempre in divenire. Così, in un momento in cui la pratica della lettura appare in declino e molto ci si interroga sul senso e sul potere della parola scritta, l'opera di Lewis rivela tratti di indubbia attualità, rivendicando una concezione non utilitaristica della letteratura, quale fonte gratuita di piacere per chi vi si accosta.
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Lettori e letture. Un esperimento di critica
Titolo | Lettori e letture. Un esperimento di critica |
Autore | Clive S. Lewis |
Traduttore | C. M. Bajetta |
Collana | Università/Ricerche/Scienze linguistiche e letterature straniere, 9 |
Editore | Vita e Pensiero |
Formato |
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Pagine | 180 |
Pubblicazione | 04/1997 |
ISBN | 9788834339848 |
€13,00
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