Nel 1947 le edizioni Mermod di Losanna proposero a Colette di inviarle con regolarità dei bouquet di fiori. L’autrice avrebbe dovuto lasciarsene ispirare, per scriverne poi dei brevi ritratti. Da questa idea nacque uno degli ultimi scritti di Colette, Per un erbario (1948), composto da ventidue testi – tra cui la rosa, il giglio, il monologo della gardenia, le abitudini del glicine, l’orchidea. Per ogni fiore e pianta, Colette si concede piccole digressioni nella sua sensibilità, creando piccoli testi ricchi di lirismo e acume. Solo tre anni dopo ne venne realizzata una nuova e lussuosa edizione, in cui agli scritti fanno da contraltare gli splendidi acquerelli di Raoul Dufy. Ne nacque una preziosa opera d’arte che l’autrice amava sfogliare e risfogliare. Edizione inedita in Italia.
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Per un erbario
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| Titolo | Per un erbario |
| Autore | Colette |
| Illustratore | Raoul Dufy |
| Traduttore | Elisabetta Ragonesi |
| Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
| Collana | FLORA |
| Editore | Elliot |
| Formato |
|
| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 11/2025 |
| ISBN | 9788892764095 |
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