Quando la poesia bussa non si pone domande, non conosce risposte, non propone soluzioni. S'attarda in quel limite tremendo tra la vita e la morte, lo rende infinito: non è la soluzione che il poeta è capace di proporre. È umilmente, semplicemente, l'incontro tra il dolore e chi lo può in qualche modo raccontare. Emigrare dalla propria terra, dalla storia che ti ha costruito, significa migrare da se stessi. Anche il poeta emigra dalle proprie emozioni e approda nelle emozioni dell'alter. Un alter che che non è un alieno però, ma un nostro simile, un appartenente alla grande famiglia umana. Che troppo spesso perde nei viaggi, in qualunque viaggio reale o metaforico, la dimensione dell'umanità e naufraga nell'apocalisse dei sentimenti che prova e che suscita. Abbiamo voluto salvare dal naufragio almeno quel bagaglio terribile di emozioni: al poeta non è concesso altro.
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Migranti. A passi nudi, a cuori scalzi
Titolo | Migranti. A passi nudi, a cuori scalzi |
Autori | Daniela Fabrizi, Anna Manna Clementi |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Poiesis, 15 |
Editore | Aracne |
Formato |
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Pagine | 112 |
Pubblicazione | 09/2016 |
ISBN | 9788854896185 |
€8,00
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