"[...] le tracce verticali di Taormina, la curatissima composizione grafica, soluzione originale all’obbligo di affrancarsi da ogni naiveté e da ogni possibile accusa di versificazione eccessiva, tirano in ballo la vita ogni momento: non quella del poeta, ma la sua capacità (un tempo avremmo detto sensibilità) di trasmettere sensazioni primarie, luoghi, e idee che ci appartengono, che con facilità estrema il lettore fa proprie, nella propria rielaborazione, ancorché riflessa, comunque autorale: questo è–nient’altro–la poesia, ecco perché leggiamo poesia, e forse, anche una ragione del fatto che è più facile scriverla, la poesia, che leggerla: «i poeti siedono/negli angoli dei caffè/parlano coi baristi/conservano/fischi di navi e treni/come cartoline ricordo/la poesia solleva/gli uomini/un palmo dalla terra»; eppure, gli uomini che si sollevano–quei pochi–lo fanno poggiando per terra il palmo delle mani. Le loro mani." (dalla Nota di lettura di Massimo Barbaro)
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La cengia del corvo
Titolo | La cengia del corvo |
Autore | Emilio Paolo Taormina |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Interno 10 |
Editore | Ediz. del Foglio Clandestino |
Formato |
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Pagine | 186 |
Pubblicazione | 12/2016 |
ISBN | 9788894019056 |
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