L'orrore dell'arte è l'orrore che l'arte contemporanea prova per se stessa oppure è l'orrore che produce nel pubblico? Baj, pittore, e Virilio, urbanista, si interrogano reciprocamente sullo statuto e la percezione dell'arte e dei luoghi che la ospitano e la espongono. Il destino attuale dell'arte, la sua evoluzione, sembrano essere una delle dimensioni privilegiate per cogliere l'atmosfera dei tempi, anzi il mercato dell'arte ha preannunciato la new economy e molte altre virtualità. Nella maniera di rapportarsi all'arte si è prodotto una sorta di plusvalore che è divenuto talmente importante da rendere impossibile una critica seria. La critica diventa pettegolezzo e celebrazione, mentre l'opera d'arte diventa un'icona di se stessa, priva di un significato intrinseco in quanto ridotta a macchina per produrre pseudo-filosofie, pseudo-estetiche, pseudo-problematiche.
Discorso sull'orrore dell'arte
Titolo | Discorso sull'orrore dell'arte |
Autori | Enrico Baj, Paul Virilio |
Collana | Caienna |
Editore | Elèuthera |
Formato |
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Pagine | 78 |
Pubblicazione | 04/2007 |
ISBN | 9788889490341 |
€9,00
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