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Elèuthera

Box-car Bertha e le sorelle della strada

Ben Reitman

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 304

L’edizione originale di questo racconto sull’epopea hobo, del 1937, si spacciava come l’«autobiografia» di una donna che per vivere nell’America della Grande Depressione si era unita a quel mondo di vagabondi che saltavano sui carri merci per spostarsi in tutto il paese. In cerca di lavoro, certo, ma anche in cerca di avventura, o magari per partecipare a uno dei tanti scontri sociali scoppiati da qualche parte. Ma Box-Car Bertha, la supposta autrice, non è mai esistita, mentre è esistito, eccome, colui che ha fittiziamente raccolto la sua testimonianza: Ben Doc Reitman. Medico ginecologo che si batteva per la salute di donne e «donnacce», Reitman era anche uno dei più noti anarchici dell’epoca. Il racconto, benché scritto in prima persona femminile, è dunque suo e ci catapulta, attraverso le vicende esistenziali di «Bertha» e delle tante «sorelle della strada» simili a lei, nel cuore di un mondo sommerso popolato da disoccupati, sindacalisti, derelitti, ladri, prostitute, intellettuali bohémien e malavitosi. Non ci sono eroi in questa storia. Ma ben più di qualunque trattato politico, essa celebra in tutta la sua crudezza la condizione umana.
20,00

Memorie di un rivoluzionario

Memorie di un rivoluzionario

Pëtr Alekseevič Kropotkin

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 608

Pubblicata nel 1899, questa autobiografia – che richiama le atmosfere e i personaggi evocati in Turgenev e Tolstoj – non è solo la straordinaria storia di un principe russo che rinuncia ai propri privilegi per diventare uno dei più noti rivoluzionari del suo tempo, ma è al contempo il racconto corale di un fermento culturale, politico e umano che sta radicalmente trasformando l’ordine sociale dell’intera Europa, a partire dalla Russia zarista. Così, il racconto esistenziale di un giovane aristocratico sempre più a disagio con la realtà che lo circonda ci porta dalla corte degli zar, con le sue liturgie da fine impero, a una remota Siberia, scelta proprio per sottrarsi all’ambiente familiare. Ed è lì che Kropotkin «rinasce», come rivoluzionario e come scienziato. Da quel momento, in una vita segnata da cospirazioni, arresti e fughe, ma anche da un’intensa collaborazione con la Società geografica russa prima e inglese poi, i due aspetti si intrecciano in modo indissolubile plasmando la sua peculiare concezione dell’anarchismo. E tuttavia questo non è un libro che parla di teorie, ma di ciò che le ha rese possibili, ovvero parla di persone, di sperimentazioni e di vita.
25,00

Carte irrequiete. La memoria dei movimenti

Carte irrequiete. La memoria dei movimenti

Lorenzo Pezzica, Federico Valacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 184

Storicamente, la «natura» dell’archivistica rimanda alla concezione gerarchica propria degli archivi di Stato, monoliti ammantati di rigore giurisprudenziale e modellati su esigenze di centralizzazione che hanno profondamente influenzato la dottrina e la prassi tradizionali. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del Novecento è esplosa una varietà di forme archivistiche inedite e orizzontali che mettendo al centro gli individui e le comunità, a discapito delle istituzioni, hanno operato un ribaltamento di prospettiva rivoluzionario. E così, scorrazzando felicemente fuori da steccati disciplinari troppo rigidi e incapaci di contenerli, questi archivi liberati – non solo «dei movimenti sociali» ma anche «di comunità», «partecipati», «living archives» – hanno messo in discussione con le loro carte irrequiete l’idea stessa di un sistema archivistico governato dall’alto, giocando un ruolo decisivo nella costruzione di una memoria «altra». Un allargamento radicale dell’idea di archivio che senza rinunciare a un orizzonte disciplinare propone un’archivistica al passo con i tempi: trasversale, partecipativa, aperta al dialogo e immersa nella società.
16,00

Per una critica anarchica dell'anarchismo

Per una critica anarchica dell'anarchismo

Tomás Ibañez

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 152

Teorico e attivista libertario, Ibáñez intende scuotere dalle fondamenta le certezze dell’anarchismo e agitarne le acque affinché non cessino mai di essere turbolente. L’ambizione è di affrancarsi da quella visione metafisica tipicamente occidentale che postula la necessità di fondare i propri criteri e principi su basi ultime, solide, atemporali e indiscutibili. Una tentazione alla quale il pensiero anarchico classico, figlio illegittimo dell’Illuminismo, ha talvolta ceduto. Ma la storia ci insegna che ogni principio fondativo porta con sé il germe del rischio totalitario. Proprio per questo la postura anarchica, la cui ragion d’essere è la lotta contro ogni forma di dominio, deve rinunciare a qualsiasi fondamento che pretenda di essere immutabile e assoluto. La sfida per l’anarchismo contemporaneo, o meglio per gli anarchismi, è dunque di rinunciare all’idea di avere un sistema di pensiero concluso ed esaustivo, sviluppando al contempo una caparbia critica verso se stesso. Sono queste le premesse per un anarchismo non fondazionale in sintonia con le lotte del XXI secolo e in grado di affrontare le complesse sfide poste da un mondo in rapido cambiamento.
14,00

Gridare, fare, pensare mondi nuovi

Gridare, fare, pensare mondi nuovi

Marco Calabria

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 176

Il dominio in ogni sua forma, compresa quella moderna capitalista, non è un’entità autosufficiente: come un Re non sarebbe tale senza il concorso dei propri sudditi, così anche l’esistenza del capitalismo dipende da noi. Siamo noi a renderlo possibile ogni giorno e siamo noi che possiamo smettere di farlo. Accade quando i territori si oppongono all’estrattivismo delle multinazionali, quando le persone disertano le guerre o proteggono la libertà di movimento attraverso la solidarietà, quando comunità e individui praticano forme di mutuo aiuto. Sono queste le storie che Calabria ha scelto di raccontare nel corso della sua lunga attività di giornalista dando visibilità a chi quotidianamente si ostina a ribellarsi facendo, con la consapevolezza che il cambiamento profondo sorge dal basso, da ciò che è latente, e riguarda – più di quanto pensiamo – la vita delle persone comuni. Una scelta di campo e di vita, a ricordarci che per smetterla di riprodurre il capitalismo dobbiamo creare, qui e ora, altre forme di convivialità, ovvero dobbiamo gridare, fare e pensare mondi nuovi. Prefazione di Raúl Zibechi.
16,00

In difesa della natura selvaggia

In difesa della natura selvaggia

Marco Sioli

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 160

In questo viaggio attraverso l’America e i suoi più iconici parchi nazionali, come Yosemite, Yellowstone o Grand Canyon, Sioli si muove sulle tracce di quattro «padri fondatori» dell’ambientalismo americano: Thoreau, Olmsted, Muir e Leopold. Portatori di un’etica costruita sul biocentrismo e critica verso il prevalente antropocentrismo, questi quattro giganti si sono battuti in tempi e modi diversi per la difesa della natura selvaggia intesa come spazio di libertà per umani e non umani. Un pensiero potente che ha influenzato l’ambientalismo mondiale, grazie anche a organizzazioni come il Sierra Club, fondato da Muir nel 1892, che nel tempo hanno dato vita a gruppi d’azione diretta come Earth First! o Greenpeace. Ed è indubbiamente dalla loro visione della natura come ecosistema, e non come risorsa da sfruttare e commercializzare, che si è arrivati a concezioni ancora più radicali come l’ecoanarchismo di Edward Abbey o l’ecologia sociale di Murray Bookchin. Tutti approcci rivoluzionari che hanno rimesso in discussione la relazione tra l’ambiente e le persone che lo attraversano, e che ci invitano a impegnarci – senza riserve – in difesa della natura selvaggia.
16,00

La rivoluzione? Non c’è mai stata

La rivoluzione? Non c’è mai stata

Catherine Malabou

Libro

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 232

«La proprietà è il furto!» afferma Proudhon a pochi decenni dagli eventi rivoluzionari. Ma questa icastica affermazione è ampiamente travisata dai suoi contemporanei, a partire da Marx e dalla sua interpretazione economicista della storia. Il furto è infatti soprattutto un furto di memoria e di senso che cancella – occultandola sotto la retorica egualitaria – la nascita della proprietà privata e delle sue nuove tipologie di esclusi: quei proletari (all’interno) o quei colonizzati (all’esterno) che sono solo la versione moderna degli esclusi dell’Ancien Régime (i servi, ma non solo). In definitiva, il 1789 ha sì abolito i privilegi feudali, ma non la condizione servile, reintroducendo un sistema iniquo di distribuzione della ricchezza che ha vanificato una cruciale rivendicazione plebea: la fine delle disuguaglianze. E questo oblio sull’effettivo statuto del regime proprietario e delle dinamiche di dominio che lo sottendono si è non solo costantemente replicato, ma ha persino impregnato alcune critiche contemporanee della proprietà come la teoria dei beni comuni o gli stessi approcci decoloniali.
20,00

Architetture del noi

Architetture del noi

Raul Pantaleo

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 136

A partire dalla storia di un progetto collettivo, lo studio di architettura TAMassociati, e dalle esperienze sul campo con Emergency, Pantaleo delinea un’intuizione centrale per l’architettura nell’epoca dell’Antropocene: la contemporaneità richiede un modello corale, che esplori un approccio progettuale cooperativo incentrato sul noi, abbandonando l’io individualista e autoriale. Di fronte all’apparente inefficacia degli strumenti attuali nell’affrontare una crisi ambientale e sociale che pare irreversibile, la progettazione di spazi condivisi può essere una risposta concreta per la cura del presente e del domani, a condizione di mettere al centro concetti come partecipazione, attivismo, riconciliazione, bellezza e soprattutto dono. Un atto dirompente in grado di sovvertire l’imperante logica del profitto. È dunque arrivato il momento che l’architettura dell’io, spettacolare e al servizio del capitale, lasci il posto alle architetture del noi, plurali, collaborative, libertarie, in grado di ricostruire i legami comunitari e dare forma a un abitare più equo. Prefazione di Franco La Cecla. Postfazione di Giuseppe Longhi.
14,00

Critica della proprietà e dello Stato

Critica della proprietà e dello Stato

Pierre-Joseph Proudhon

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 208

Celebre per le affermazioni icastiche con le quali sintetizzava le sue tesi rivoluzionarie – come «la proprietà è un furto!» – Proudhon è stato il primo pensatore sociale ad attribuirsi la definizione di anarchico nel suo significato positivo e propositivo. E in effetti tutta la sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta l'emersione storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società, in particolare nei rapporti con l'istituzione Stato. Questa scelta antologica propone alcuni brani essenziali della riflessione proudhoniana ripresi da una produzione teorica vastissima e a volte persino contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti – il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale – restituendoci non solo la sua originalità ma anche la forte attualità del suo pensiero decentralista.
17,00

Relativismo e democrazia

Relativismo e democrazia

Cornelius Castoriadis

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 144

In questo serrato confronto con alcuni degli esponenti più noti della «Revue du MAUSS» (Mouvement Anti-Utilitariste dans les Sciences Sociales), Castoriadis affronta con grande lungimiranza i tanti problemi posti da una globalizzazione in rapida espansione: la questione dell’universalismo e del relativismo culturale, il ritrarsi dei cittadini dalla sfera pubblica, la fragilità della democrazia e i limiti della rappresentanza, il colonialismo neoliberale, il tragico imporsi del capitalismo come sistema «naturale». Attraverso accordi e disaccordi con i suoi interlocutori, la visione di Castoriadis emerge in tutta la sua radicalità, delineando una rivoluzione democratica in grado di aprire spazi sociali in cui la libertà non è più il privilegio di pochi occidentali ma il patrimonio di un mondo condiviso tutto da immaginare e costruire. Un pensiero pratico di straordinaria attualità.
15,00

Il disastro urbano e la crisi dell’arte contemporanea

Il disastro urbano e la crisi dell’arte contemporanea

Serge Latouche

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 104

In questa riflessione a tutto campo che riprende le considerazioni su arte e società di molti precursori della decrescita come Baudrillard o Castoriadis, Latouche analizza in parallelo il disastro urbano e l’insignificanza dell’arte, ripercorrendo le tappe di un declino che ha le medesime origini. Con la cosiddetta globalizzazione si è infatti assistito a una esplosione dell’urbano che è andata di pari passo con una omnimercificazione del mondo. Tutto è diventato commerciabile, persino il corpo umano, il sangue, i geni. Si è passati da una società che ha un mercato a una società di mercato, da una società che ha una crescita a una società di crescita che con la sua pervasiva artificializzazione della vita lacera il territorio, divora lo spazio, rode il senso dei luoghi, disintegra il tessuto sociale. È stata così distrutta ogni capacità di meravigliarsi, a favore di quella replica infinita dello stesso che è il segno distintivo dell’arte contemporanea. Ed è qui che il progetto della decrescita, con i suoi valori etici ed estetici, può fornire gli strumenti – e l’immaginario – per ricostruire non solo il tessuto locale e urbano, ma anche il senso del bello. E re-incantare il mondo.
14,00

Una morale per la vita di tutti i giorni

Una morale per la vita di tutti i giorni

Franco La Cecla, Piero Zanini

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2025

pagine: 160

Che regole ci si dà quando si vive in uno stesso luogo? Osservando la vita quotidiana in Sicilia come in Nuova Guinea, nei villaggi tribali come tra chi usa lo smartphone, ci si accorge che esistono accordi non scritti su cui si costituisce una reciprocità. Una forma di morale, elastica, che sfuma in un’arte del vivere. Se questa morale manca, o si perde, come accade nelle società in crisi, allora l’idea di legge, di etica, di diritti umani, rimane senza presa. E tuttavia le società sanno produrre le proprie regole di convivenza e sono capaci di cambiarle e adeguarle alle trasformazioni che le investono. Un approccio antropologico a una visione non umiliante della vita quotidiana che non crede all’individuo isolato e nemmeno al potere supremo delle istituzioni.
16,00

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