Il dominio in ogni sua forma, compresa quella moderna capitalista, non è un’entità autosufficiente: come un Re non sarebbe tale senza il concorso dei propri sudditi, così anche l’esistenza del capitalismo dipende da noi. Siamo noi a renderlo possibile ogni giorno e siamo noi che possiamo smettere di farlo. Accade quando i territori si oppongono all’estrattivismo delle multinazionali, quando le persone disertano le guerre o proteggono la libertà di movimento attraverso la solidarietà, quando comunità e individui praticano forme di mutuo aiuto. Sono queste le storie che Calabria ha scelto di raccontare nel corso della sua lunga attività di giornalista dando visibilità a chi quotidianamente si ostina a ribellarsi facendo, con la consapevolezza che il cambiamento profondo sorge dal basso, da ciò che è latente, e riguarda – più di quanto pensiamo – la vita delle persone comuni. Una scelta di campo e di vita, a ricordarci che per smetterla di riprodurre il capitalismo dobbiamo creare, qui e ora, altre forme di convivialità, ovvero dobbiamo gridare, fare e pensare mondi nuovi. Prefazione di Raúl Zibechi.
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Gridare, fare, pensare mondi nuovi
| Titolo | Gridare, fare, pensare mondi nuovi |
| Autore | Marco Calabria |
| Curatore | Gianluca Carmosino |
| Prefazione | Raúl Zibechi |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
| Editore | Elèuthera |
| Formato |
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| Pagine | 176 |
| Pubblicazione | 08/2025 |
| ISBN | 9788833022901 |
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