Perché gli intellettuali dell'età comunale cominciarono a scrivere la storia della propria città? Forse anche per insegnare ai più giovani i rudimenti della cultura politica e della comunicazione pubblica: bisognava abituarli a pensare e a parlare come un collettivo, spingendoli alla tutela dell'honor della loro città, e le storie locali costituivano un formidabile veicolo per la trasmissione dei valori. In un'epoca celebre per la conflittualità e la violenza, lasciare la parola alle cronache e ai personaggi che le popolano permette di riconoscere spazi di confronto dialogici, diversi dalla singola realtà urbana e più vasti di essa. Permette inoltre di apprezzare l'estensione che possedevano concetti come libertà ed eguaglianza: non tra le persone, ma tra i poteri e i soggetti collettivi.	 
			
    
    
    Italica gens. Memoria e immaginario politico dei cavalieri cittadini (secoli XII-XIII)
| Titolo | Italica gens. Memoria e immaginario politico dei cavalieri cittadini (secoli XII-XIII) | 
| Autore | Enrico Faini | 
| Collana | Italia comunale e signorile, 12 | 
| Editore | Viella | 
| Formato | 
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| Pagine | 230 | 
| Pubblicazione | 07/2018 | 
| ISBN | 9788867289998 | 

