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Il podere

Il podere
Titolo Il podere
Autore
Curatore
Collana I grandi libri, 339
Editore Garzanti
Formato
Formato Libro Libro: Copertina morbida
Pagine 208
Pubblicazione 06/2007
Numero edizione 9
ISBN 9788811363392
 
9,00

 
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C'è molto di autobiografico in questo romanzo cupo e drammatico, scritto nel 1918, che evoca più Dostoevskij che Verga. Come l'autore, il protagonista Remigio Selmi lascia l'impiego nelle ferrovie per accudire un podere nella campagna senese che ha ereditato dal padre. L'inesperienza e l'ostilità dei contadini, avidi e violenti per secolare povertà, rendono Remigio sempre più inetto e timoroso. I suoi sforzi per difendere una fortuna che sente in qualche modo immeritata si scontrano con l'astio della matrigna, con le pretese di una giovane serva, già amante del vecchio Selmi, che ora reclama la sua parte, con i debiti, i raggiri degli avvocati e persino con l'inclemenza del tempo. Una sorta di furia autodistruttiva lo spinge a desiderare di liberarsi della «roba», simbolo dell'autorità paterna da cui si sente oppresso. Sopraffatto da un sentimento di inadeguatezza, Remigio alla fine soccombe a un'esplosione di odio come una vittima sacrificale, un Giobbe laico che nelle prove alle quali è sottoposto non riconosce la presenza di Dio ma solo la forza di un destino avverso e ineluttabile. Introduzione e note di Luigi Baldacci.
 
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