Siamo nella storica capitale del Kurdistan, dal nome mai menzionato. Per le sue strade si muovono tre personaggi che nulla sembrano avere in comune. Temo è da poco uscito dal carcere dove ha trascorso gli ultimi quindici anni e si aggira per la città inseguendo una voce nella propria testa; Diana si prostituisce in una gelateria aspettando un cliente che le salvi la vita; lo Scrittore è tornato in città per poter presentare finalmente tra la sua gente il suo ultimo libro scritto in curdo. Personaggi decisamente diversi che si incontrano e si scontrano, costringendosi a riflettere su cosa significhi per loro quella città, cosa abbia voluto dire essere curdi e qual è il prezzo che hanno pagato per esserlo. In un’atmosfera in cui alla cruda realtà si mescola la dimensione onirica, e dove non mancano i colpi di scena, le loro storie si riflettono l’una nell’altra e non nascondono le contraddizioni di un movimento che lotta e le speranze più o meno disattese di chi ha lottato.
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Il matto, la prostituta e lo scrittore
| Titolo | Il matto, la prostituta e lo scrittore |
| Autore | Firat Cewerî |
| Traduttore | Francesco Marilungo |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Narrativa |
| Editore | Calamaro Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 144 |
| Pubblicazione | 07/2022 |
| ISBN | 9788894651294 |
€14,00
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