Di là dell’Adda arriva la piccola Beatrice, lontana, oppure no, dalla famiglia. È ospite antico, nuovo e silenzioso. Tra giochi dispettosi con le lucertole, un mutismo a volte spettrale – come se a mo’ di oracolo parlasse per ventriloquia –, volti prodigiosi che le appaiono sul soffitto fino a toccare quelli degli altri, letture tombali presso il cimitero per placare la malinconia, Beatrice affronta, come uno spettro fragile, un lutto innominabile di cui non parlare. Meglio sussurrarlo, indovinarlo e soffrirlo. Attraverso uno spirito, quasi illusionistico, la bambina ricostruirà la sua intera esistenza per esorcizzare un immane dolore al di là del cuore e dello stesso fiume, i cui confini fantasmatici forse sono umani. Un romanzo delicato e magicamente perturbante. Come se Clarice Lispector di Vicino al cuore selvaggio incontrasse, fino a ibridarsi al meglio, Lizzie di Shirley Jackson, Franca Cavagnoli ci propone una lingua incantevole e letteraria che supera sé stessa per leggersi cristallina e riflessa, al punto di commuovere e contundere l’anima come nei migliori classici in cui le emozioni non devono mai trovare un’origine empirica.
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Nel rumore del fiume
Titolo | Nel rumore del fiume |
Autore | Franca Cavagnoli |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Editore | Alessandro Polidoro Editore |
Formato |
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Pagine | 256 |
Pubblicazione | 02/2023 |
ISBN | 9788885737730 |