Il testo fu discusso per la prima volta nel 1970, in un seminario tenuto dall’autore all’Università di Urbino, nel pieno delle rivolte studentesche. Se Barosso, all’epoca, poteva deplorare il fatto che le decisioni da cui dipendono lo sviluppo sociale e la stessa sopravvivenza della specie umana fossero prese “da questo o quel ristretto gruppo di potere” auspicando che, invece, fossero prese “in comune dall’intera comunità sociale”, noi, oggi, possiamo solo constatare che nulla – ma proprio nulla – è accaduto nel frattempo perché si possa neppure ipotizzare una “inversione di tendenza”. Anzi. L’utopia di ieri è rimasta l’utopia di oggi. Tuttavia, gli scritti successivi di cui una parte significativa accompagna questo testo – l’analisi critica della filosofia del conoscere e la paziente costruzione di un pensiero alternativo fondato sulla consapevolezza – risultano indispensabili per far sì che l’utopia non rimanga tale.
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Per una civiltà della consapevolezza e della decisione in comune
Titolo | Per una civiltà della consapevolezza e della decisione in comune |
Autore | Giampaolo Barosso |
Curatori | Felice Accame, Maria Vittoria Giuliani |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Ideologia e conoscenza |
Editore | Odradek |
Formato |
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Pagine | 265 |
Pubblicazione | 02/2020 |
ISBN | 9788896487723 |
€20,00
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