La rosa sbagliata, opera d’esordio di Giulia Catricalà, è poemetto che si produce per antifrasi ma quasi invisibilmente e sottovoce, capace di restituire una voce silenziata che si fa simbolo, più che scarto, e che ha per oggetto i luoghi della memoria e lo statuto del ricordo, come stato limbico a precipizio su un tempo immobile. Nel fare residuale di una scrittura epigrammatica, connotata da metafore insolite e folgoranti, tra condensazione del verso e inclusione metafisica si mimetizza la visione del mondo dell’autrice. Un «archivio d’ombre», come scrive Mario Fresa nella prefazione, nel quale «la parola si fa sintomo di un altro indefinibile e non più descrivibile, capace, allora, di rendere irriconoscibile il prima e il dopo (e, dunque, le stesse coordinate abituali del ricordo e della sua rielaborazione sotto la spessa forma di una comunicazione ambigua, fantasmatica e irrelata)».
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La rosa sbagliata
| Titolo | La rosa sbagliata |
| Autore | Giulia Catricalà |
| Prefazione | Mario Fresa |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Il fiore del deserto, 11 |
| Editore | Fallone Editore |
| Formato |
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| Pagine | 48 |
| Pubblicazione | 10/2023 |
| ISBN | 9788885535497 |
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