Il dialetto, come Bene culturale da tutelare, s’inserisce in un processo identitario e di civiltà che non prevarica la lingua nazionale ma la rafforza. Tutti i dialetti riflettono tradizioni e culture specifiche, possiedono un lessico variegato ed hanno lo stesso grado di “nobiltà” della lingua italiana. Il dialetto, infatti, come l’italiano, riflette tradizioni e culture nobili. Ogni territorio ha la sua parlata, con le sue varianti, a rischio di estinzione. E, se la lingua si conserva parlandola, perché ’I vicchje hène vist’i fatte è n’hène ghèssèt’i dittète il viaggio alla scoperta di una meravigliosa letteratura in vernacolo, di cultori appassionati, rappresentano un contributo notevole alla costruzione di una società fondata sui principi del rispetto delle diverse identità culturali, mantenendo e sviluppando le tra-dizioni presenti sul territorio. Non lasciamo morire il dialetto, fa parte del nostro patrimonio storico.
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Pommedi'je e cosecusi'lle. Favole, filastrocche, indovinelli e modo di dire in dialetto rosetano
Titolo | Pommedi'je e cosecusi'lle. Favole, filastrocche, indovinelli e modo di dire in dialetto rosetano |
Autore | Giuseppina Mormandi |
Argomento | Opere di consultazione Enciclopedie e opere di consultazione |
Editore | Scorpione |
Formato |
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Pagine | 172 |
Pubblicazione | 03/2025 |
ISBN | 9788880996217 |
€18,00
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