1. La Monade, di cui parleremo qui, è una sostanza semplice che entra nei composti; semplice, ossia senza parti. 2. Ed è necessario che vi siano sostanze semplici, poiché vi sono dei composti; infatti il composto non è altro che un raggruppamento o un aggregatum di sostanze semplici. 3. Ora, là dove non vi sono parti, non vi è estensione, né figura, né divisibilità possibile. E queste monadi sono i veri atomi della Natura e, detto in breve, gli elementi delle cose. 4. Non bisogna dunque temere che una sostanza semplice si dissolva, e non è in alcun modo concepibile che possa naturalmente perire. 5. Per la stessa ragione non è in alcun modo concepibile che una sostanza semplice possa iniziare naturalmente, poiché non potrebbe esser formata mediante composizione. 6. Si può dunque dire che le monadi possono iniziare e finire unicamente all’improvviso, ossia che possono iniziare unicamente per creazione e finire per annientamento, mentre invece ciò che è composto inizia o finisce parte dopo parte. Con uno scritto di Fabio Minazzi.
Monadologia
| Titolo | Monadologia |
| Autore | Gottfried Wilhelm Leibniz |
| Curatore | Giulio Preti |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Piccola enciclopedia, 201 |
| Editore | SE |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 02/2022 |
| ISBN | 9788867236466 |
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