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La prima radice

La prima radice

Simone Weil

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 304

"È soprattutto sul bisogno di radicamento che si concentra l’attenzione di Simone Weil, «il bisogno più importante e misconosciuto dell’anima umana, e tra i più difficili da definire». Si è detto che ad esso non corrisponde un bisogno dialetticamente contrario. Il fatto è che il radicamento costituisce il terreno di coltura indispensabile per la soddisfazione degli altri bisogni, cosicché ad esso si oppone non un bisogno correlativo ma la sua negazione, la «malattia dello sradicamento». La difficoltà poi a definirlo è anche dovuta al grado elevato di sradicamento a cui la società contemporanea è pervenuta, fino a subirlo come uno stato quasi naturale. L’analisi puntuale dello sradicamento operaio, dello sradicamento contadino e di quello che Simone Weil chiama lo sradicamento geografico, determinato dalla sostituzione dell’idea di nazione a quella di territorio, città, insieme di villaggi, regione, ha lo scopo di rendere evidenti i caratteri della malattia del nostro tempo. Innanzitutto la perdita del senso, nella misura in cui esso si trova assorbito nella ragione di Stato [...]. Quindi la distruzione di un rapporto pieno con il tempo e lo spazio, vale a dire con la propria storia e il proprio ambiente naturale; di qui il sentimento di discontinuità, frammentazione, estraneità, e in definitiva la riduzione della vita sociale a pura esteriorità." (Dallo scritto di Giancarlo Gaeta)
29,00

Guanciale d'erba

Natsume Soseki

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 160

«Salivo per un sentiero di montagna e riflettevo. Se si usa la ragione il carattere s’inasprisce, se si immergono i remi nel sentimento si è travolti. Se s’impone il proprio volere ci si sente a disagio. È comunque difficile vivere nel mondo degli uomini. Quando il malessere di abitarvi s’aggrava, si desidera trasferirsi in un luogo in cui la vita sia più facile. Quando s’intuisce che abitare è arduo ovunque si vada, inizia la poesia, nasce la pittura. Non è stato un dio, e neppure un demone, a creare il mondo degli uomini. Sono stati solamente gli esseri umani, proprio come i nostri indaffarati vicini di casa, i nostri dirimpettai. Vivere in questo mondo creato dagli uomini può essere sgradevole, ma dove emigrare? Dovremmo avventurarci in un luogo non umano, ammesso che esista. Ma un tale luogo sarebbe ancora più inabitabile del mondo umano. Essendo difficile vivere in un mondo da cui non si può evadere, si deve tentare di renderlo più accogliente così da poterci abitare meglio, sia pure per il breve tempo concesso all’effimera vita umana. Qui nasce la vocazione del poeta, qui il Cielo assegna al pittore la sua missione. Gli artisti sono preziosi, perché rasserenano questo mondo e arricchiscono il cuore degli uomini».
21,00

Mia madre

Georges Bataille

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 128

Jean-Jacques Pauvert, primo editore, nel 1956, di "Ma mère", così presentò questo romanzo ritrovato tra le carte inedite di Bataille, dopo la sua morte: "Il giovane protagonista, Pierre, racconta come, dopo un'infanzia profondamente religiosa, viene, all'età di diciassette anni, iniziato alla perversione dalla madre. Sprofondando grazie a lei nella dissolutezza e nell'orgia, scopre l'estasi della perdizione in cui si mescolano angoscia, vergogna, godimento, disgusto, adorazione e rispetto. Adorazione e rispetto per quella donna, la madre, che ha osato bruciare ogni suo vascello, e che, dopo aver toccato il fondo dell'abisso, trascina il figlio con lei, prima di darsi la morte. "Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille, che diceva di se stesso: "Io non sono un filosofo, ma forse un santo, forse un folle", sapendo che è proprio in questa ambiguità che risiede l'unica filosofia possibile".
19,00

Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz

Johann Valentin Andreae

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 144

La Rosa e la Croce sono i grandi simboli che agli inizi del Seicento esprimono gli ideali europei del rinnovamento politico e religioso. Tra il 1614 e il 1616 vengono pubblicati in Germania i due manifesti del movimento rosacrociano, che in un’atmosfera di straordinario entusiasmo diffusero le idee e i programmi di una «riforma generale delle cose divine e umane». Con linguaggio millenaristico, con una spiritualità che affonda le proprie radici nella tradizione ermetica e alchemica, viene annunziata una riforma universale che avrebbe riportato il mondo allo splendore dell’età dell’oro di Saturno e all’innocenza paradisiaca del primo uomo. Il teologo Johann Valentin Andreae (1586-1654) vive in questo clima spirituale. La sua ispirazione è alimentata da una duplice fiamma: la religiosità riformata e il pensiero rinascimentale, cabalistico, magico-scientifico. Le Nozze chimiche di Christian Rosenkreutz è un romanzo alchemico, un meraviglioso viaggio di iniziazione spirituale. La storia di Christian Rosenkreutz è l’avventura dello spirito nel magico segreto della verità: una lunga serie di «prove mistiche» che in sette giorni egli dovrà superare per poter giungere alla visione dell’essenza della realtà e all’unione della sua anima con le forze che governano il mondo. Con uno scritto di Rudolf Steiner.
20,00

Storie del buon Dio

Rainer Maria Rilke

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 128

Opera singolare nella produzione del grande poeta praghese, ma anche opera «centrale» nella sua evoluzione, le Storie furono la prima delle sue opere in prosa che Rilke non volle disconoscere. Il Dio delle Storie è un dio cercato, atteso, smarrito, persino dimenticato e mai posseduto, un Dio che vede, scruta, osserva, prova immensa nostalgia, ma tra lui e l’uomo tornano a frapporsi immagini di una lontananza, o di un dissidio, che lo costringe a ritrarsi sempre più nei suoi cieli. Ma non è mai vera «assenza», tutt’altro; questo buon Dio resta insieme protagonista e «sfondo» delle Storie: un protagonista molto discreto ma insostituibile, che sembra non comparire se non come motivazione ultima del narrare; e invece «sfondo» onnipresente, perché la purezza di ascolto dei bambini sente quella presenza, come uno sguardo innocente e nuovo che sa ancora cogliere la freschezza del mondo e della vita.
19,00

L'essere nel naufragio e altri scritti

L'essere nel naufragio e altri scritti

Karl Jaspers

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 104

«Se una tecnica straordinaria dovesse produrre qualcosa di impensabile, essa potrebbe ugualmente produrre inconcepibili distruzioni. Se esiste la possibilità di annientare con mezzi tecnici i fondamenti di ogni ordinamento dell’esserci umano, non v’è dubbio che un giorno questo si verificherà. Noi possiamo solo ostacolare, differire, prolungare il tempo che ci separa da quel giorno. Ma, secondo ogni esperienza degli uomini nella storia, anche la cosa più terribile, solo che sia possibile, viene prima o poi, in un modo o nell’altro realizzata. Alla fine c’è il naufragio. Non basta: il naufragio è in agguato alla fine di tutto quel che viene raggiunto mediante il pensiero. Inserito negli schemi della logica, naufraga quel che era valido nella sfera del relativo. Quello che si sa, spinto ai suoi limiti, si viene a trovare di fronte ad antinomie insuperabili. Al di là dei limiti del sapere, s’impone, sempre più invadente, la verità irrazionale. Naufraga, per l’orientazione del mondo, il mondo stesso in quanto esserci, non potendo esser compreso per se stesso e in base a se stesso. [...] Naufraga nel rischiaramento dell’Esistenza la splendida autonomia dell’Esistenza. [...] Naufraga nella Trascendenza il pensiero che si abbandona alla passione per la notte».
13,00

Il libro della scala di Maometto

Il libro della scala di Maometto

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 208

Il testo originale in lingua araba del Libro della Scala, una delle versioni del racconto del viaggio notturno di Maometto nell’Aldilà (che sviluppa il laconico riferimento coranico della Sura XVII, 1) è andato perduto. Ma fortunatamente, intorno alla metà del XIII secolo, presso la corte di re Alfonso X di Spagna vennero approntate tre traduzioni (in spagnolo, in francese e in latino) di questo fondamentale testo della spiritualità islamica, celebre e assai citato. L’edizione che qui presentiamo, la prima nella nostra lingua, è stata condotta sulla versione latina. Oltre a rappresentare un importante contributo alla conoscenza del mondo islamico, il Libro della Scala offre un altro motivo di particolare interesse. È stata infatti formulata l’ipotesi che esso costituisca una delle fonti islamiche cui Dante ha attinto nella composizione della Commedia: e in verità i due testi presentano singolari analogie di struttura. Di tale questione controversa, che per decenni ha appassionato studiosi di tutto il mondo, si occupa in modo approfondito Carlo Saccone nel saggio che accompagna l’opera.
23,00

Gli otto immortali del taoismo. Leggende e favole del taoismo popolare

Gli otto immortali del taoismo. Leggende e favole del taoismo popolare

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 144

"Le leggende dei famosi Otto Immortali del Taoismo si possono annoverare tra le opere più belle di questo genere giunte sino a noi. Queste storie sono un prodotto dell'antica arte dei cantastorie - a volte monaci, a volte indovini, a volte anziani - che le narravano nei templi e durante le festività locali. La ragione per cui alcune storie della tradizione orale sopravvivono e diventano parte integrante del tessuto della vita mentre altre divampano come un fuoco per un breve periodo e poi scompaiono, va ricercata nel fatto che le prime toccano un nervo, una speranza, un'aspirazione in chi le ascolta e parlano della condizione umana. È questo il caso delle leggende degli Otto Immortali, che si possono semplicemente godere come storie meravigliose, ma sono anche una guida al complesso e affascinante mondo religioso e culturale del popolo cinese, da cui trassero origine e in cui sono sopravvissute fino ai nostri giorni." (Dallo scritto di Martin Palmer)
20,00

I paradisi artificiali

I paradisi artificiali

Charles Baudelaire

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 152

Libro affascinante e ambiguo, I paradisi artificiali enuncia una contraddizione di fondo: da una parte il giudizio – spesso convenzionale e moralistico – che Baudelaire dà dell’esperienza della droga (l’hascisc e l’oppio), dall’altra le stupende descrizioni dei «viaggi» in cui l’autore dimentica le sue ammonizioni e assume anche nel linguaggio un’altra velocità di racconto, di nessi, di associazioni tra i diversi e infiniti tempi in cui si consuma ogni esperienza. La droga sembra così vanificarsi in quanto «sostanza» per assumere le dimensioni di uno spartiacque tra il Baudelaire moralista e gli «altri» Baudelaire, pronti a dimenticare ogni intenzione di «mettere in guardia» il lettore e a scoprire nelle registrazioni dei sogni di un drogato («così si esprime, per bocca dei suoi personaggi, il signore dell’orribile, il principe del mistero») qualcosa che impedisce a loro stessi di «mettersi in guardia». Baudelaire descrive, con estrema nitidezza di particolari, i fiumi e gli spazi che si aprono in una stanza, i vecchi soffitti che diventano cieli, le screpolature che diventano uccelli misteriosi. Baudelaire «entra» così in queste visioni come se non gli appartenessero, con lo sbigottimento di chi le sente rimbombare, vicine e lontane, ma sempre come fantasmi imminenti, nella propria mente. Con uno scritto di Marcel A. Ruff.
20,50

Le foreste del Maine. Chesuncook

Le foreste del Maine. Chesuncook

Henry David Thoreau

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 128

«Anticamente i re inglesi consideravano le foreste indispensabili per i loro svaghi e per la caccia, e talvolta distruggevano i villaggi per accrescere l’estensione di quelle esistenti o per crearne di nuove; io penso che fossero animati da un autentico istinto vitale. Perché non dovrebbe esser così anche per noi, che abbiamo rinunciato all’autorità del re, che abbiamo le nostre risorse nazionali, dove non è necessario distruggere villaggi, dove possono sopravvivere l’orso e la pantera e persino qualche esemplare della razza dei cacciatori, senza essere “civilmente” cancellati dalla faccia della terra? Perché allora non difendiamo le nostre foreste, non solo per far divertire il re, ma per salvare, lui, il re, il signore della creazione, – non per lo svago o per il cibo, ma per lo spirito e per la sua autentica rigenerazione? O vogliamo, da stolti, dissodarle tutte distruggendo il nostro stesso territorio?».
14,00

Manuale

Manuale

Epitteto

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 80

Ora la noncuranza delle cose di fuori, ingiunta da Epitteto e dagli altri stoici, viene a dir questo appunto, cioè non curarsi di essere beato né fuggire di essere infelice. Il quale insegnamento, che è come dire di dovere amar se medesimo con quanto si possa manco di ardore e di tenerezza, si è in verità la cima e la somma, sì della filosofia di Epitteto, e sì ancora di tutta la sapienza umana, in quanto ella appartiene al ben essere dello spirito di ciascuno in particolare. Ed io, che dopo molti travagli dell’animo e molte angosce, ridotto quasi mal mio grado a praticare per abito il predetto insegnamento, ho riportato di così fatta pratica e tuttavia riporto una utilità incredibile, desidero e prego caldamente a tutti quelli che leggeranno queste carte la facoltà di porlo medesimamente ad esecuzione. (Dal «Preambolo del volgarizzatore» di Giacomo Leopardi). Postfazione e commento di Antonio Banfi.
13,00

Presenza e profezia

Presenza e profezia

Paul Claudel

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2025

pagine: 216

"Presenza e profezia", uscito in Francia nel 1939, viene qui riproposto nella traduzione del poeta Sandro Penna. «È un’opera di grande importanza, che mi è costata molto lavoro e molta riflessione» scrisse Claudel a un amico, e in quella stessa lettera ne spiegò le ragioni: «Quando, il 25 dicembre 1886, uscii profondamente turbato e confuso da quella cattedrale di Notre-Dame nella quale avevo appena ricevuto la rivelazione di uno stato di cose tanto assurdo e scandaloso quanto – dovevo riconoscerlo – indubitabile, un problema mi si pose: come conciliare quei due ordini di verità sovrapposti e, in apparenza, estranei l’uno all’altro, se non contraddittori? Da una parte il mondo della realtà sensibile, che per la mia giovane vocazione poetica era il mondo della bellezza e della gioia, dei desideri e delle passioni, dall’altra quell’altro mondo, estraneo al primo, tanto potente, tanto straziante, ma al tempo stesso tanto terribile, che si era presentato alla mia anima con autorità invincibile [...]. Partendo dall’idea che dal vertice al fondo e da un estremo all’altro della Creazione esista un’omogeneità di disegno e di piano, cerco di dimostrare che ogni conoscenza, sia pur rivolta alle verità soprannaturali, non è esente dall’utilizzo di quelle facoltà sensitive di cui i nostri diversi apparati fisici accordano l’attività al nostro ambiente quotidiano. È così che, nel raccoglimento della meditazione, la Presenza di Dio non si manifesta “unicamente” alla nostra intelligenza, bensì al nostro essere complessivo, le cui diverse facoltà non formano in realtà che un tutto inseparabile, orientato secondo le circostanze in direzioni diverse, ma non senza che l’uso di una facoltà implichi, su piani differenti, l’attività più o meno latente di tutte le altre».
23,50

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