Qual è il futuro dell'arte? E come le nuove tecnologie stanno cambiando il nostro modo di guardare? Per rispondere a queste domande è necessario risalire alla frattura tra arte e tecnica, gioco e utilità che si è aperta in epoca moderna. Guidato da questa idea, Horst Bredekamp perlustra le Kunstkammern rinascimentali, collezioni eclettiche nate in tutta l'Europa aristocratica per includere curiosità naturali e prodotti dell'ingegno umano, in cui le opere d'arte compaiono accanto ai ritrovati della tecnica e alle manifestazioni più esotiche del mondo biologico. Espressione della vertigine catalogica non ancora divenuta utopia - sogno di catturare il mondo in un elenco, in un'enciclopedia -, la Kunstkammer ambiva a rispecchiare l'universo accostando materiali eterogenei, provenienti da epoche e luoghi diversi, e pertanto a riprodurre la continuità nell'evoluzione, dalla natura alla macchina. Nelle pagine di "Nostalgia dell'antico e fascino della macchina", Bredekamp illumina la stretta parentela tra l'ammirazione per le sculture antiche e l'attrazione esercitata dalle macchine, individuandone il materiale connettivo nell'idea dell'uomo come «secondo dio» che, in quanto creatore, infrange le barriere tra natura, arte e tecnica. Questa logica entra in crisi quando l'industrializzazione impone il criterio dell'utilità, relegando l'arte nello spazio angusto, ancorché nobile, del superfluo: è la fine delle «camere delle meraviglie» e l'inizio del moderno museo; soprattutto, è il momento in cui si disarticola l'unità concettuale di arte e meccanica. L'aspirazione a mostrare la potenza metamorfica della materia attraverso il gioco si riafferma oggi sullo schermo del computer, dove l'immagine nasce sia nel processo del pensiero logico sia in forza dell'associazione ludica. Grazie alla proprietà intrinseca del digitale di travalicare i confini, la cultura del computer coniuga meraviglia, gioco e utilità ripristinando le forme di visione e di pensiero proprie della Kunstkammer: un nuovo paradigma che assevera la priorità dell'immagine e dell'intelligenza associativa sull'ambito del linguaggio. E restituisce centralità alla storia dell'arte.
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Nostalgia dell'antico e fascino della macchina. Il futuro della storia dell'arte
| Titolo | Nostalgia dell'antico e fascino della macchina. Il futuro della storia dell'arte |
| Autore | Horst Bredekamp |
| Traduttore | M. Ceresa |
| Collana | La piccola cultura |
| Editore | Il Saggiatore |
| Formato |
|
| Pagine | 160 |
| Pubblicazione | 03/2020 |
| ISBN | 9788842827801 |
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