Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Il caffe. Una storia in tazzina: tra memorie, arte, caffettiere e servizi alla scoperta di questa bevanda coloniale

Il caffe. Una storia in tazzina: tra memorie, arte, caffettiere e servizi alla scoperta di questa bevanda coloniale
Titolo Il caffe. Una storia in tazzina: tra memorie, arte, caffettiere e servizi alla scoperta di questa bevanda coloniale
Argomento Casa, hobby, cucina e tempo libero Cucina, cibi, bevande e argomenti correlati
Collana Il Conviviale, 3
Editore Il Lavoro Editoriale
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 342
Pubblicazione 03/2025
ISBN 9791281782235
 
30,00

 
0 copie in libreria
"Il Conviviale giunge in questo volume della sua collana ad indagare una bevanda graniticamente iconica e con- notante, oltre che indispensabile e irrinunciabile, carica di diversi e molteplici piani di lettura e chiavi interpretative. Il caffè difatti è un’istituzione, e non solo gastronomica ma autenticamente culturale, e non solo perché candidato al Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco. Nel testo di dichiarazione si legge la lapidaria e su- prema motivazione di come «Il caffè espresso italiano ‘insista’ tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli». Difatti durante questi ultimi secoli le svariate tipologie di coppe, bicchieri, tazze e tazzine da riempire con l’inconfondibile bruno fluido aromatico bollente (ma anche compiaciutamente e sapientemente ghiacciato) hanno rappresentato virtualmente occasioni di scambio e incontro tra culture e contesti differenti, quando non addirittura in aperto contrasto. È considerato ora davvero un global food, conosciuto in tutto il pianeta e distribuito varia- mente ovunque, nelle case, nei bar e nei luoghi di esercizio e persino nelle macchinette automatiche disponibili e presenti fin dentro uffici, ospedali e scuole. Ma prima di arrivare a essere così mondiale è passato per gradi dall’essere pianta sconosciuta degli altopiani del vicino Oriente, da lì poi adattato per il clima come coltura ottimale per i nuovi territori sudamericani; nel frattempo però si è codificato come appartenenza distintiva anche e persino di popoli che non lo hanno comunque mai coltivato direttamente nelle proprie terre; tra questi in testa gli italiani con il loro ‘espresso’, quale esempio magistrale di esito felice tra scambio e identità, e quindi interazione progressiva e crescente di civiltà in grado di accogliere, integrare e personalizzare." (dalla Presentazione)
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.