La pedina che si muove sulla scacchiera di un mondo devastato dalla crisi mondiale degli anni Trenta del secolo scorso è Christophe Bohun, un anonimo impiegato. Christophe si sente "condannato a vivere", si lascia trasportare dalla corrente, scegliendo di non avere iniziative, progetti, e neanche desideri e affetti: si fa manovrare dagli altri e dagli avvenimenti senza opporre nessuna resistenza, rimanendo indifferente a tutto e tutti. Ma il caso gioca per lui una mossa che forse potrebbe scuoterlo quando ritrova un elenco stilato dal padre, con i nomi di politici e personaggi influenti, corrotti dal vecchio cinico e spietato Bohun, perché spingessero presso il governo la corsa agli armamenti e lo salvassero dal fallimento. Questa potrebbe essere per Christophe l'occasione per reagire e riscattarsi, oppure per seguire le orme paterne, perdendosi definitivamente nelle paludi del ricatto, dell'ignominia e dell'inerzia. Irène Némirovsky tratteggia con maestria e sobrietà il ritratto di un uomo disperato sullo sfondo di una nazione in crisi, in un grande romanzo che per molti aspetti anticipa e descrive la nostra inquieta realtà.
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La pedina sulla scacchiera
| Titolo | La pedina sulla scacchiera |
| Autore | Irène Némirovsky |
| Traduttore | Fausta Cataldi Villari |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | Classic House Book |
| Editore | 2M |
| Formato |
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| Pagine | 160 |
| Pubblicazione | 03/2024 |
| ISBN | 9788893228916 |

