“Siamo noi i responsabili, ognuno di noi, della guerra. La guerra è il prodotto finale della nostra vita quotidiana, è causata dai nostri pensieri, sentimenti e atti quotidiani. Proiettiamo ciò che siamo nei nostri rapporti lavorativi, sociali, religiosi; come noi siamo, così è il mondo”. Con queste parole, nel giugno del 1945, Krishnamurti si rivolgeva al pubblico di Ojai, mettendo in luce le cause dei conflitti più sanguinosi e distruttivi tra gli esseri umani. Attraverso l’attenta osservazione e l’esame interiore, Krishnamurti rileva la difficoltà umana di comprendere come l’azione guidata dal pensiero, che è necessariamente fondato sulle esperienze passate e sulla memoria selettiva, è sempre destinata a causare conflitti nelle relazioni, sia tra due persone sia, in scala più grande, tra gruppi di individui che definiamo ‘nazioni’. In modo evidente viviamo in un mondo che non ha pace. La politica, la gerarchia cristiana, gli hindu, i buddhisti e i musulmani parlano di pace, ma di fatto non c’è. I governi, le guide religiose, i movimenti per la pace non sono stati in grado di portare unità e pace. È dunque ancora possibile usare questa parola? In quali modi può realmente aver inizio uno stato di pace? Krishnamurti indica che soltanto la pace della mente, in ognuno di noi, può segnare la fine di ogni conflitto. È questa l’unica pace, autentica, possibile, non soltanto in noi stessi ma anche con chi ci è vicino e con il mondo, con l’ambiente, con la natura. È una pace che affonda le sue radici in profondità, che è incrollabile, non superficiale e passeggera. E inevitabilmente si riverbera nel mondo esterno. I due testi qui presentati raccolgono i discorsi pubblici sul tema del conflitto tenuti dall’autore in diverse parti del mondo nell’arco di quarant’anni, e anche numerosi dialoghi in forma di domande e risposte a singoli interlocutori, caratterizzati da una più disinvolta informalità che Krishnamurti particolarmente apprezzava. Introduzione a "Può finire il conflitto?" di David Skitt.
- Home
- Scienze umane
- Filosofia
- Guerra. Può finire il conflitto? Sul conflitto
Guerra. Può finire il conflitto? Sul conflitto
| Titolo | Guerra. Può finire il conflitto? Sul conflitto |
| Autore | Jiddu Krishnamurti |
| Introduzione | David Skitt |
| Traduttori | Santi Borgni, Gianpaolo Fiorentini |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Opere di Krishnamurti, 1 |
| Editore | Astrolabio Ubaldini |
| Formato |
|
| Pagine | 212 |
| Pubblicazione | 12/2023 |
| ISBN | 9788834018811 |
Libri dello stesso autore
Diario. La bellezza della vita. Edizione completa settembre–ottobre 1973, aprile 1975, agosto 1981
Jiddu Krishnamurti
Astrolabio Ubaldini
€14,00
La benedizione è dove sei. Gli ultimi discorsi di Bombay nel 1985
Jiddu Krishnamurti
Edizioni Il Punto d'Incontro
€9,90
Le relazioni. Con se stessi, con gli altri, con il mondo
Jiddu Krishnamurti
Edizioni Il Punto d'Incontro
€11,90
Il volo dell'aquila. Discorsi a Londra, Amsterdam, Parigi e Saanem
Jiddu Krishnamurti
Edizioni Il Punto d'Incontro
€12,90
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini
Pedro Alcalde, Merlin Alcalde
L'Ippocampo Ragazzi
€18,00
Dizionario dei filosofi e delle scuole filosofiche
Maurizio Pancaldi, Mario Trombino, Maurizio Villani
Hoepli
€24,90

