"Turbativa d'incanto" è titolo polisemico, come sempre i cartigli che Jolanda Insana pone ai suoi libri, abitati dallo stratificarsi di emozioni private e pubblici orrori. La turbativa d'asta è il ritmo della vita, con il suo "incanto" pericolante in una soggettività turbata da scissioni a strati: psicologiche, sociali e politiche, vissute nelle "estreme periferie del lutto". Di qui l'andamento perlopiù a due voci, la siciliana sciarra o battibecco tra il sé superficiale e quello profondo nella sezione "La bestia clandestina", il dibattito tra l'io e il simulacro di una alterità paranoica, presa nella tagliola del disamore, di altre parti del libro. "L'idiota sottostante", "Caràmbola", "La mandola della melancolia" sono poemetti o stazioni di un percorso mentale e vocale, che forza i limiti della parola ricorrendo ai diversi settori della lingua, sollecitandoli in tecnicismi, neologismi o recuperi dell'antico. Mai compiaciuto o manieristico l'impasto, perennemente alla ricerca di ritmi e fonìe graffiami, aperto alle latitudini di ciò che infesta la coscienza: il carcere di Baghdad, i Buddha giganteschi distrutti in Afghanistan, le alture del Golan dove i megafoni portano da villaggio a villaggio brandelli di conversazioni e affetti stroncati.
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Turbativa d'incanto
Titolo | Turbativa d'incanto |
Autore | Jolanda Insana |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Collezione di poesia |
Editore | Garzanti |
Formato |
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Pagine | 120 |
Pubblicazione | 03/2012 |
Numero edizione | 2 |
ISBN | 9788811637325 |
€16,60
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