Settembre 1939. La Polonia è invasa. Come migliaia di polacchi, Joseph Czapski è fatto prigioniero dai russi e rinchiuso nel gulag di Griazowietz. Per vincere la prostrazione e l'angoscia della loro condizione, alcuni prigionieri organizzano incontri dove "ognuno di noi parlava di ciò che meglio ricordava". L'iniziativa, giudicata sovversiva, è duramente punita. Ma le conferenze continuano e diventano oggetto di un'accurata e ostinata cospirazione. Con la precisione del poeta e la passione del ricercatore, Czapski recupera tutto ciò che ricorda "di quel mondo di preziose intuizioni psicologiche e di bellezza letteraria", appellandosi per sopravvivere a quella memoria involontaria che era secondo Proust l'unica fonte di creazione letteraria.
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La morte indifferente. Proust nel gulag
Titolo | La morte indifferente. Proust nel gulag |
Autore | Joseph Czapski |
Traduttore | M. Z. Ciccimarra |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | Odisseo, 27 |
Editore | L'Ancora del Mediterraneo |
Formato |
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Pagine | 95 |
Pubblicazione | 11/2004 |
ISBN | 9788883251528 |
€10,00