La trattazione non convenzionale dell’Eclettismo, proprio nel senso etimologico (cioè dal greco eklégo, scelgo) e cioè della pratica di scegliere modi, forme o linguaggi artistici anche fuori dalla consuetudine e dalla prassi di una civiltà al di fuori dei suoi confini consueti collocati nell’Ottocento, è stata proprio quella di ritrovarlo in luoghi ed epoche storiche individuate nell’intero sviluppo dell’architettura, dall’Antico alle soglie della modernità. Dunque, nei suoi episodi e momenti migliori, l’Eclettismo ha costituito per l’architettura non solo un’alternativa senza una vera e propria teoria, ma addirittura una sorta di ribellione all’autorità scolastica delle Accademie in favore dell’innovazione e della fantasia, e oggi più che allora si è in grado di cogliere molte occasioni eclettiche di vera e propria ‘de-contestualizzazione’ in modo spontaneo e persino emotivo con scelte fatte per inclinazione personale, o addirittura per ‘affinità elettive’.
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Architettura dell'eclettismo. L'eclettismo come condizione
| Titolo | Architettura dell'eclettismo. L'eclettismo come condizione |
| Autori | Loretta Mozzoni, Stefano Santini |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Architettura |
| Collana | Problemi e metodi di architettura, 22 |
| Editore | Liguori |
| Formato |
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| Pagine | 270 |
| Pubblicazione | 12/2025 |
| ISBN | 9788820768546 |
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