Il De brevitate vitae è tra le opere più personali di Seneca, risalente forse agli anni tra il 49 e il 52: il filosofo sostiene che la vita dell'uomo non è per se stessa breve, ma è l'uomo a renderla tale, poiché la disperde in mille attività, faticose e spesso prive di significato. Nell'opera Seneca si riferisce anche alla stessa attività politica,-egli era filosofo ma anche uomo politico- che fiacca l'animo dell'uomo e ne vanifica le fatiche quotidiane. Molte e diverse sono le occupazioni che distraggono l'uomo dalla vera vita: incontri e banchetti da un lato, dall'altro l'ossessione per il proprio aspetto fisico e per quello degli altri, l'eccesso di erudizione storica fine a se stessa che porta a memorizzare inutili eventi, oppure, ancora, le infinite controversie legali. Tutto questo allontana l'uomo dalla sola attività cui valga la pena di dedicarsi: la filosofia.
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De brevitate vitae. Con testo latino a fronte
Titolo | De brevitate vitae. Con testo latino a fronte |
Autore | Lucio Anneo Seneca |
Curatore | Michela Agresti |
Collana | Classici del pensiero |
Editore | Crescere |
Formato |
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Pagine | 128 |
Pubblicazione | 11/2022 |
ISBN | 9791254541951 |
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