I Campi Flegrei, vicino a Napoli, sono un paesaggio sismicamente attivo che attrae e stimola la sfida. Questo luogo seduce l’anima, coinvolge la percezione e richiede di essere interpretato anziché semplicemente osservato. Le persone hanno scelto di abitare questo territorio, caratterizzato da un’attività geologica e vulcanica unica, contribuendo a creare un tessuto sociale e a domare un territorio in perenne trasformazione: uno degli ambienti più duri, ma anche più affascinanti. Qui, l’uomo ha fatto coincidere la propria impermanenza con le imprevedibili e violente convulsioni della terra, ricavandone alcuni degli esempi più grandiosi dell’opera umana: la più antica colonia greca del Mediterraneo occidentale, Cumae; il vivace porto romano di Puteoli; le terme e le ville disseminate lungo la costa di Baia, dove gli antichi romani assaporavano la “dolce vita”. Luigi Spina esplora questa terra dal 2020, addentrandosi in una geografia complessa e stratificata. I luoghi della memoria (siti archeologici, monumenti e paesaggi) sono i punti su cui focalizza l’attenzione, veri e propri punti di riferimento della percezione che aiutano a comprendere un mondo in cui natura, antiche rovine e forte presenza umana si fondono. In un equilibrio precario tra mimetismo e contraddizione, il paesaggio dei Campi Flegrei e oggi caratterizzato da un’intensa urbanizzazione in cui antico e contemporaneo convivono, generando un ambiente socio-culturale complesso e difficile da governare. Nei Campi Flegrei la memoria e una presenza costante, non ancorata a gabbie temporali alternative al presente, ma in perenne e delicato dialogo con la contemporaneità. Spina esplora e fotografa luoghi come la Grotta della Dragonara, la Piscina Mirabilis, il Teatro di Miseno, l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il Tempio di Apollo sulle rive del Lago d’Averno, i Templi di Venere e di Diana e si addentra tra le colline sopra Baia, per poi dirigersi verso Cuma. Mostra: Museo Archeologico dei Campi Flegrei, Castello Aragonese di Baia, Napoli, dal 24 ottobre 2025 al 31 gennaio 2026 - Le fotografie di Luigi Spina si concentrano sui dettagli di siti archeologici e paesaggi, “punti di riferimento percettivi” che collegano natura, rovine e presenza umana. - Il libro mette in luce la coesistenza di antichità e modernità, espansione urbana e patrimonio storico. - Il lavoro di Spina ci offre immagini suggestive di luoghi come la Grotta della Dragonara, la Piscina Mirabilis, il Teatro di Miseno, l’Anfiteatro Flavio, il Tempio di Apollo e i Templi di Venere e Diana. - Il testo di accompagnamento, scritto da Fabio Pagano, Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, garantisce un contesto archeologico autorevole.
- Home
- Arti, cinema e spettacolo
- Fotografia e fotografi
- Campi Flegrei. La terra ardente
Campi Flegrei. La terra ardente
novità
| Titolo | Campi Flegrei. La terra ardente |
| Autori | Luigi Spina, Fabio Pagano |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Fotografia e fotografi |
| Collana | Fotografia |
| Editore | 5 Continents Editions |
| Formato |
|
| Pagine | 220 |
| Pubblicazione | 11/2025 |
| ISBN | 9788874396757 |
Libri dello stesso autore
Canova. Quattro tempi. Le sculture della Gypsotecha di Possagno. Volume Vol. 3
Luigi Spina, Vittorio Sgarbi
5 Continents Editions
€40,00
€18,00
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Suggestioni in alta Val Varaita. 150 anni di immagini di una terra occitana
Alfredo Philip
Fusta Editore
€22,00
Guida avanzata alla fotografia digitale. Tecniche e consigli per foto a regola d'arte
David Taylor
Gribaudo
€17,90
Pascolo vagante-Paturage nomade. 2004-2014. Ediz. italiana e francese
Marzia Verona
L'Artistica Editrice
€40,00
Tra terra e cielo. Quattro fotografi raccontano i cimiteri della valle Maira. Ediz. italiana e inglese
Roberto Beltramo, Diego Crestani, Enrica Fontana, Giorgio Rivoira
Polaris
€29,00
€30,00

