La ripetizione di parole, come del resto la ripetizione tout-court, è senza dubbio uno degli aspetti più caratteristici del linguaggio poetico. Questo studio ne esamina le realizzazioni in un periodo decisivo per la formazione della lingua della poesia italiana moderna: quello che va dalla duplice, fondativa esperienza di D'Annunzio e Pascoli, ai poeti che, nel primo quindicennio del Novecento, si confronteranno con la loro lezione, per continuarla o più spesso per avversarla. Condotto con gli strumenti dell'analisi stilistica, lo studio non solo offre una descrizione esauriente e comparativa dei sistemi iterativi di questi autori, ma, soprattutto, ne indaga il funzionamento, cercando di capire a quali effetti espressivi i fenomeni di ripetizione sono di volta in volta adibiti, e a quali ragioni profonde di poetica obbedisce il loro impiego. Allo stesso tempo, in una prospettiva storica, la ripetizione è indagata alla luce degli importanti mutamenti che interessano la lingua poetica italiana al cambio di secolo, come la liberazione metrica e l'evoluzione della sintassi in direzione tendenzialmente paratattica.
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Poesia e ripetizione lessicale. D'Annunzio, Pascoli, primo Novecento
| Titolo | Poesia e ripetizione lessicale. D'Annunzio, Pascoli, primo Novecento |
| Autore | Marco Villa |
| Collana | Quaderni della Sezione di Italiano dell'Università di Losanna, 19 |
| Editore | Edizioni ETS |
| Formato |
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| Pagine | 308 |
| Pubblicazione | 05/2021 |
| ISBN | 9788846758446 |
€30,00
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