Nome immaginario di una città isolana, Pòju Luàdu ha la concretezza storica di una civiltà che ha fatto male i conti con la modernità. Sulle carte è solo Pòju, che nella lingua del luogo significa 'pozza d'acqua, tonfano' - segno di un'antica simbiosi con la natura. Però, dopo i danni della modernità, il sarcasmo dei suoi abitanti, ha dovuto aggiungere la qualifica luàdu: 'avvelenato'. Ciro, ormai vecchio e vedovo, ha deciso di tornare nella nativa Pòju, dopo una vita da giramondo, generoso e colto idealista. Abita una casa che non riesce a finire, al limite di un dirupo, prossima al degrado della periferia cittadina. Fa vita ritirata, limitato dalla flebite a una gamba: legge, scrive, ha pochi contatti.
Pòju Luàdu
| Titolo | Pòju Luàdu |
| Autore | Maria Giacobbe |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Narrativa |
| Editore | Il Maestrale |
| Formato |
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| Pagine | 328 |
| Pubblicazione | 01/2005 |
| ISBN | 9788889801031 |

