Quattro brevi racconti e una tensione crescente nel succedersi delle voci narranti. Punto d'inizio, il chess-boxing (scacchi e pugilato fusi in un'unica disciplina, sport realmente praticato, anche in Italia, per quanto sconosciuto ai più) e un giovane adepto che si misura con un avversario difficile quasi come i propri fantasmi familiari e identitari. Il seguito è nei lavori, al limite del sorprendente, di un ex operaio le cui vicende dicono sia del tenere a cuore ciò che va fatto che della costrizione. Il terzo racconto è dominato da un animale-totem, il maiale, che pare sia l'essere con più eco nell'inconscio umano. Chiude il libro una lettera di Lucia Joyce a Sabina Spielrein. Lettera immaginaria, ché la ragazza Joyce e la paziente e amante di Carl Gustav Jung, poi psicanalista essa stessa, non si sono mai conosciute. Ma hanno avuto comune destino di sacrificio della propria personalità a figure maschili. Nel linguaggio di Lucia espressioni che sono o somigliano a quelle del Finnegans Wake, presenza nella sua psiche del demone paterno e della sua scrittura. Pietra d'inciampo non solo per lei.
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Di bistorte lune. Raccontini
| Titolo | Di bistorte lune. Raccontini |
| Autore | Mariano Bàino |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | I lilliput, 26 |
| Editore | Galaad Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 98 |
| Pubblicazione | 12/2023 |
| ISBN | 9791280737304 |

