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«Die Enge»: ristretti nel mondo. Sentirsi stranieri in Kafka, Camus, Buzzati

«Die Enge»: ristretti nel mondo. Sentirsi stranieri in Kafka, Camus, Buzzati
Titolo «Die Enge»: ristretti nel mondo. Sentirsi stranieri in Kafka, Camus, Buzzati
Autori , ,
Argomento Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica
Collana Smeraldo
Editore Giuliano Ladolfi Editore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 108
Pubblicazione 01/2020
ISBN 9788866445180
 
10,00

 
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Il sentirsi "stretti nel mondo", fuori luogo, stranieri al mondo è certamente un aspetto che accomuna i tre autori (Kafka, Buzzati e Camus) di cui abbiamo scelto di parlare. Sentirsi stranieri è un sentimento doloroso e negativo che perlomeno consente ai protagonisti letterari dei suddetti autori di rendersi autentici ('autentici' nel senso heideggeriano del termine), di sfuggire alla "stupidità di tutte le cose", di percepire appieno la loro profonda fragilità esistenziale, in assoluta mancanza di infingimenti. E il sentirsi estranei può anche assumere talvolta una valenza etica che oseremmo dire positiva: un cercare faticoso di aprirsi all'altro (spesso senza riuscirvi) rinunciando a quel demoniaco senso del possesso privatistico delle cose (in Buzzati ma anche in Kafka) o comunque a quella mostruosa finzione nei rapporti quotidiani che impesta le nostre vite (e qui pensiamo allo "Straniero" di Camus).
 
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