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Ciò che non resta, di Dio. Con Jean-Luc Marion, in prossimità di un «impensabile» altrove

Ciò che non resta, di Dio. Con Jean-Luc Marion, in prossimità di un «impensabile» altrove
Titolo Ciò che non resta, di Dio. Con Jean-Luc Marion, in prossimità di un «impensabile» altrove
Autore
Argomento Scienze umane Filosofia
Collana Point d'orgue
Editore Inschibboleth
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 92
Pubblicazione 11/2024
ISBN 9788855295178
 
15,00

 
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Dobbiamo a J.-L. Marion una riflessione importante sul tema della Rivelazione. Questo saggio si confronta con la sua proposta e ne ripercorre alcuni momenti cruciali. Il punto di vista però è differente e si potrebbe riassumere in questo modo: una Rivelazione non è tale se non assume il carattere di una ripetizione intensiva. La ripetizione intensiva dispiega lo statuto formale di ciò che dovremmo intendere per Rivelazione. Uno statuto formale che rende questa ripetizione sempre una modalità intensiva, nella modalità di una re/istituzione. Se esprimessimo questo con il linguaggio dell’intelligenza teologica diremmo che una teologia della Rivelazione non è ben compresa se non a partire da una teologia della creazione. Una ripetizione intensiva non è che il corrispondersi, in una reciproca conferma, di una teologia della creazione e di una teologia della Rivelazione. Questo saggio esce in contemporanea con uno studio di Massimo Donà, pubblicato sulla stessa collana e dedicato anch’esso a Jean-Luc Marion, in vista di una discussione possibile con il filosofo francese.
 
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