Gli occhi di Simone sono opachi, segnati da profonde occhiaie, cercano la traccia di qualcosa ma la muffa invade le pareti, si prende tutto; una notte soltanto e non resterà niente di visibile, neanche un dettaglio a cui aggrapparsi, neanche una parola che possa far cominciare una storia, ogni volta uguale, ogni volta diversa. Lo sguardo si indebolisce, si affloscia come il corpo, riporta alla mente immagini sfocate, sfatte. Lo specchio non restituisce la realtà, la finzione è l’unica a dare conforto: il tempo passato si avvicina, si accavalla a un presente contaminato da spore bianche dove il futuro non esiste. Salvati apre una finestra sulla psiche, gli enigmi si confondono alle sequenze oniriche, sfidano la narrazione tradizionale. L’ambiguità genera una costante sensazione di inquietudine, un senso di mistero e surrealismo alla David Lynch, un disagio strisciante che non deriva da eventi spaventosi ma da una percezione che c'è una verità oscura sotto la superficie delle cose. I dettagli, apparentemente banali, assumono significati importanti; la realtà stessa sembra sfaldarsi: qual è la differenza tra ricordare, inventare e raccontare?
Oblio mucido
in uscita
| Titolo | Oblio mucido |
| Autore | Massimo Salvati |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Specchi |
| Editore | Alter Ego |
| Formato |
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| Pagine | 133 |
| Pubblicazione | 11/2025 |
| ISBN | 9788893332774 |
Prossima pubblicazione, disponibile dal 17-11-2025
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Il libro è di prossima pubblicazione

