Se giuri sull’arca di Mattia Tarantino è poemetto dal ritmo profetico, che sta sempre tra impostura e rivelazione. Ed è sulla profezia che la lingua si fa rarefatta ma necessaria; quasi lingua d’uccelli, d’avventori momentanei e casuali, di estinti fonemi riattivati; una nervatura passionale (quasi impensabile, laddove ogni passione pare ristretta e asciugata), esistenziale, che apporta al campo poetico l’impensabile della raffigurazione. Perché questa è poesia dell’irrappresentabile, dell’ingiudicabile condizione di essere prima o di essere dopo nel linguaggio. Tarantino, infatti, esiste come un’impalcatura a priori sul segreto generativo della poesia. La preveggenza del verso è sempre una coscienza di esso, il cui fine è un atto recitante senza freni. Siamo quasi al modo di Mallarmé che indìce un’algebra numerologica, cabalistica, alfabetica, riconoscendo alla testualità la sua preesistenza (al modo delle idee di Platone) e la sua posticipazione al modo del fatto, del fato, al modo tipografico. Nel punto liminare di ogni interpretazione possibile restano soltanto il presumibile, il terrore, il ritorno. [dalla prefazione di Michelangelo Zizzi]
- Home
- Poesia e studi letterari
- Poesia
- Se giuri sull'arca
Se giuri sull'arca
| Titolo | Se giuri sull'arca |
| Autore | Mattia Tarantino |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Il drago verde, 6 |
| Editore | Fallone Editore |
| Formato |
|
| Pagine | 80 |
| Pubblicazione | 06/2024 |
| ISBN | 9788885535589 |
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Come all'alba una rosa. Raccolta di haiku, muki, senryu e tanka
Massimiliano Giannocco
Genesi Editrice
€15,00

