In queste intense conversazioni radiofoniche del 1948, l’allora quarantenne Maurice Merleau-Ponty traccia, per un grande pubblico, le linee direttrici di gran parte del suo lavoro successivo: il mondo della percezione, l’arte, la politica, l’animalità, l’uomo, la follia. Con un linguaggio limpido e immediato viene qui tratteggiata l’esigenza indemandabile di un pensiero che ritorni alle cose stesse, a quel mondo accessibile ai sensi che in ogni istante incontriamo. Inizia così a delinearsi un modo di far filosofia che influenzerà profondamente il pensiero contemporaneo. Merleau-Ponty, con lucidità e forza, e al di là di ogni pensiero nostalgico, ci pone di fronte alla necessità di restituire al nostro tempo una verità adeguata e, per questo, ancora e per sempre da scoprire. Poiché, come egli scrive, «la verità è che il nostro problema consiste nel fare nel nostro tempo, e attraverso la nostra esperienza, quel che i classici hanno fatto nel loro».
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Conversazioni
| Titolo | Conversazioni |
| Autore | Maurice Merleau-Ponty |
| Curatore | Stéphanie Ménasé |
| Traduttore | Federico Ferrari |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Piccola enciclopedia, 172 |
| Editore | SE |
| Formato |
|
| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 10/2020 |
| ISBN | 9788867235384 |
€13,00
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