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La Noce maga di Benevento estirpata da S. Barbato

La Noce maga di Benevento estirpata da S. Barbato
Titolo La Noce maga di Benevento estirpata da S. Barbato
Autore
Curatore
Collana Le onde del Sebeto
Editore D'Amico Editore
Formato
Formato Libro Libro
Pubblicazione 01/2021
ISBN 9788899821159
 
14,00

 
0 copie in libreria
«Sott'a l'acqua, sott' 'o viento, sott'a la noce 'e Beneviento» è una delle varianti dello scongiuro che le streghe avrebbero intonato nel mettersi a cavalcioni della scopa che le avrebbe condotte al sabba, nome che - secondo una ardita etimologia - deriverebbe dal fiume Sabato, nei pressi di Benevento, dove veniva celebrarto intorno a un noce. La storia, a differenza della leggenda, parla della sopravvivenza nella Benevento ducale del VII secolo, di un culto longobardo della vipera (per la precisione dell'anfisbena, serpente a due teste riprodotto anche a mo' di simbolo in alcune vedute della città). Tale culto fu definitivamente sradicato da san Barbato, che si incaricò di abbattere l'albero sotto cui si radunavano i Longobardi ancora pagani, riuscendo a convertirli alla vera fede. La vicenda ispirò al protomedico beneventano Nicola Piperno senior un trattato scientifico (Della superstidiosa Noce di Benevento) e a suo figlio Nocolò il presente dramma "La Noce maga di Benevento", pubblicato postumo nel 1682, che venne rappresentato a Benevento (1665) che a Roma (1666).
 
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