Nella poesia di Norah Zapata-Prill (Bolivia, Cochabamba, 1946), l’amore passionale appare come una trasmutazione ciclica: dalla brace alla fiamma e da lì alla cenere (dall’incontro alla comunione e da lì all’addio o alla separazione). L’esperienza dell’esilio territoriale è incorporata in questa trasmutazione o viaggio interiore. Ma lungi dal tono lamentoso e nostalgico consueto nei testi sull’esilio, la sua poesia è dominata dalla celebrazione, seppur frenata dalla lucidità e da una certa serenità raggiunta. Per usare un’espressione di René Char, la poesia di Zapata-Prill si nutre di una “cenere sempre incompiuta”.
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Agape-Àgape
| Titolo | Agape-Àgape |
| Autore | Norah Zapata-Prill |
| Traduttore | Silvia Rampogna |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Le nubi di Magellano |
| Editore | Sette città |
| Formato |
|
| Pagine | 135 |
| Pubblicazione | 09/2025 |
| ISBN | 9791255241836 |
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