Il protagonista di questo romanzo è Luisito, un ragazzino di quindici anni. A dispetto del nome è milanese, o, come a lui piace ribadire, un milanese doc. Vive con due vedove, la mamma e la nonna, donne di temperamento e spesso in contrasto tra loro. Fino a poco tempo fa, la grande passione di Luisito era il gioco del calcio, ma oggi, giunto a questa età di mezzo che ancora ti lega all’infanzia pur pretendendo da te una visione più adulta della vita, sente che qualcosa in lui sta cambiando, i suoi sogni stanno mutando e in quel fine anni Settanta del Novecento, in una Milano esplosiva, ferita e figlia del suo tempo, egli scopre di essere cresciuto in una sorta di città parallela a quella reale benché tale privilegio non lo renda immune al quotidiano, al disagio che a quindici anni fa di te un esperto assoluto in materia; fa di te “un cinque di quadri, ecco, sì, una via di mezzo e di quadri, per giunta, poiché di fiori sarebbe poco virile, di picche troppo austero e di cuori... beh, neanche da spiegare, no!?”.
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Tranquillo e beato
| Titolo | Tranquillo e beato |
| Autore | Paolo Azzimondi |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Sentieri |
| Editore | Marna |
| Formato |
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| Pagine | 200 |
| Pubblicazione | 10/2024 |
| ISBN | 9788872037669 |

