Enfasi dell'immagine e spettacolo di massa. Perché la fine della guerra fredda ha portato alla narcisistica ricerca di un significato politico negli intervnti umanitari e nella lotta al terrorismo? L'autore indica nella morte della politica, e nel senso di vulnerabilità e rischio che l'accompagnano, le motivazioni che spingono l'Occidente a riversare verso un nemico esterno la ricerca di una nuova coesione interna e di nuovi o perduti valori. In questa crisi di significato, le azioni militari diventano evento mediatico; la propaganda prende il sopravvento sulla strategia, il cinismo dei media fa la sua zoomata sulla capacità dell'uomo di compiere il male e gli aiuti umanitari si trasformano in uno spot. Superamento della modernità e sfida della contemporaneità: come superare il senso di vulnerabilità alimentato dai media e dalla politica, in doloroso affanno nel suo disumano attivismo internazionale.
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Media e guerra. Visioni postmoderne
Titolo | Media e guerra. Visioni postmoderne |
Autore | Philip Hammond |
Curatore | A. Valeriani |
Traduttore | C. Cavalli |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Media e società, 3 |
Editore | Odoya |
Formato |
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Pagine | 180 |
Pubblicazione | 10/2008 |
ISBN | 9788862880060 |
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