Acchito s. m. Dal fr. acquitter, der. di quitte “libero”, che è dal lat. quietus. Nel gioco del biliardo, la mossa con cui un giocatore si acchita; anche la posizione della palla all’inizio del gioco. La vita di Dino è composta di perfette geometrie: le costellazioni dei ciottoli con cui di giorno pavimenta le strade; la precisa meccanica del biliardo, a cui ogni sera gioca per ore con il suo amico e maestro Cirillo; e i confini della casa, che condivide con sua moglie Sofia. Quella robusta architettura sembra poter resistere a tutte le intemperie, ma due notizie, opposte per carattere – come un bizzarro connubio tra bene e male – la penetrano e incrinano, fino a farla lentamente cedere. L’inatteso arrivo di un figlio, e il nero catrame dell’asfalto. Dino dovrà abbandonare la sua pace, la metodica composizione delle sue giornate. Dovrà combattere, sorprendersi, soffrire, affrontare un incubo e comprendere infine che la resistenza e precisione delle sue geometrie erano soltanto un’apparenza.
L'acchito
Titolo | L'acchito |
Autore | Pietro Grossi |
Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
Collana | UNIVERSALE ECONOMICA, 9219 |
Editore | Feltrinelli |
Formato |
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Pagine | 176 |
Pubblicazione | 05/2019 |
ISBN | 9788807892196 |