Pubblicato nel 1892, "La signora Treibel" presenta, soprattutto attraverso i dialoghi che li vedono protagonisti, una nutrita galleria di personaggi, appartenenti alla borghesia berlinese del secondo Ottocento. In questa "commedia narrata" – secondo l'indovinata definizione di Walter Müller-Seidel – della quale colpisce in primo luogo la coralità, Fontane si conferma capace di guardare alle sue creature con distacco e ironia. Il carattere satirico del romanzo è stato del resto sottolineato dallo stesso autore, in una celebre lettera al figlio Theo: "Obiettivo della vicenda: mostrare quanto sia vuoto, retorico, menzognero, altezzoso, insensibile il punto di vista della borghesia, che parla di Schiller ma pensa solo al denaro". Di conseguenza, la volitiva e pragmatica Jenny Treibel, malgrado si richiami incessantemente ai valori dello spirito e alla poesia, riuscirà a far valere la propria volontà, scegliendo per il figlio Leopold la ragazza – finanziariamente – più degna. Grazie dunque all'ironia, che non risparmia alcun personaggio del romanzo – dai ricchi borghesi ai boriosi accademici -, alla leggerezza che ne pervade le pagine, e alla brillantezza dei dialoghi, Fontane ci ha regalato una narrazione estremamente gradevole: "La signora Treibel" appare pertanto da annoverarsi tra le sue opere migliori.
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La signora Treibel
Titolo | La signora Treibel |
Autore | Theodor Fontane |
Traduttore | E. Paventi |
Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
Collana | Narrativa |
Editore | Apeiron Editori |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 01/2003 |
ISBN | 9788885978362 |
€9,50
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