Un uomo sta per essere privato del suo unico bene, della sua stessa vita. Nella sua mente incredula e atterrita si consuma lenta e inesorabile l'attesa, scandita dal ritmo ossessivo, martellante degli ultimi pensieri. L'angoscia cresce, di minuto in minuto, e la coscienza della colpa si infrange di fronte all'oscenità abominevole della folla che pretende, urlante, il suo spettacolo capitale. È con questa sorta di lucidissima e appassionata perorazione letteraria a favore dell'abolizione della pena di morte, pubblicata nell'ultimo anno della monarchia dei Borbone, che Victor Hugo, all'età di ventisette anni, prese posizione in difesa dei diritti inalienabili dell'uomo e innanzitutto di quello alla vita. Gli uomini, mi ricordo d'averlo letto in non so che libro dove c'era solo questo di buono, gli uomini sono tutti condannati a morte con rinvio indefinito. Che cosa c'è dunque di tanto diverso nella mia situazione?
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L'ultimo giorno di un condannato a morte
| Titolo | L'ultimo giorno di un condannato a morte |
| Autore | Victor Hugo |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | Classici pop Newton, 39 |
| Editore | Newton Compton Editori |
| Formato |
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| Pagine | 128 |
| Pubblicazione | 07/2025 |
| ISBN | 9788822782298 |

