Come giocano i bambini? In che modo riescono a utilizzare i materiali di risulta di un processo produttivo del tutto funzionale alla vita degli adulti in una Wonderland per noi inimmaginabile, nel paese degli incanti in cui tutto è possibile? E perché anche gli adulti non possono trasformare un libro in un oggetto metamorfico, come i bambini facevano con i sillabari dell'Ottocento? Nostalgico e di un'intelligenza fluorescente, Walter Benjamin è spesso tornato su questi interrogativi, raccontando la propria infanzia, recensendo volumi e mostre dedicati ai giocattoli, collezionando egli stesso abbecedari dimenticati. I contributi raccolti in questo volume ricostruiscono le tappe fondamentali dell'interesse di Benjamin per il mondo ancora pulsante dell'infanzia, documentano i suoi interventi contro impostazioni pedagogiche troppo anguste o razionalistiche, e illuminano il significato degli oggetti di gioco, con cui il bambino, al pari del collezionista, istituisce un autentico rapporto feticistico.
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Bambini, abbecedari, giocattoli
Titolo | Bambini, abbecedari, giocattoli |
Autore | Walter Benjamin |
Curatori | Stefano Calabrese, Antonella De Blasio |
Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
Collana | Centopagine, 1 |
Editore | Archetipo Libri |
Formato |
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Pagine | 130 |
Pubblicazione | 01/2010 |
ISBN | 9788889891780 |
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