Seb27: Laissez-passer
La malapena. Sulla crisi della giustizia al tempo dei centri di trattenimento degli stranieri
Maurizio Veglio
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2020
pagine: 104
Non è un carcere, ma per chi lo subisce è peggio. La detenzione amministrativa dello straniero nei centri per il rimpatrio (Cpt, Cie, Cpr) è un rito di segregazione, un atto di apartheid che avalla la mortificazione della dignità umana. Mentre sperimentano il fallimento del proprio progetto migratorio, i reclusi subiscono il potere statale nella sua forma più invasiva e feroce. Qui deflagra una violenza a grappolo: contro il diritto, che autorizza giudici non professionisti a convalidare la detenzione di persone che non hanno commesso alcun reato; contro i corpi, esposti alla tentazione dell'autolesionismo; e contro i luoghi stessi, bersaglio della rabbia dei segregati e di un continuo maquillage giuridico e materiale. E poi c'è il paradosso dell'inefficienza: nonostante l'enorme impiego di denaro, appena il 50% delle persone trattenute viene rimpatriato. Cosa attende gli stranieri dopo il trattenimento? Cosa può nascere dal rifiuto e dal risentimento? In quale pace può sperare una società che, in nome della sicurezza, sacrifica la libertà e la dignità dei più vulnerabili? Un viaggio nei Cpr, ferita della legalità e delle garanzie civili, obbrobrio giuridico del nuovo millennio.
Islamofobia e razzismo. Media, discorsi pubblici e immaginario nella decostruzione dell’altro
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2020
pagine: 208
L'islam è un universo composito come lo sono la cristianità o l'ebraismo. Eppure verso gli eredi dell'impero arabo immigrati nel nostro paese si sono diffuse e consolidate in questi anni convinzioni collettive che alimentano l'islamofobia, a partire dal combinare automaticamente la provenienza con un credo religioso. I musulmani si demonizzano in modo indifferenziato quando si attribuiscono loro caratteristiche e comportamenti che sono appannaggio di individui o singoli raggruppamenti: sarebbero terroristi o complici di essi, barbari e incivili, incapaci di amalgamarsi nella società italiana e di rispettarne le leggi, oppressori se uomini, succubi del potere maschile e prive di autonomo pensiero se donne. Loro e noi, comunità fittizie che i discorsi pubblici evocano in supposta contrapposizione. Gli autori del libro analizzano questo immaginario deformante, così come si è imposto in diversi campi, letteratura, cinema, economia, diritto internazionale, studi di genere, e cercano proprio con argomenti e strumenti che attengono a queste diverse discipline di confutare gli stereotipi prodotti dall'islamofobia in Italia.
Confini. Scienza, storia e cronache tra limiti, mutamenti e migrazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2019
pagine: 160
Un ’antologia di narrazioni s cientifiche che spaziano dall’antropologia, alla biologia, l’astrofisica, la storia e le cronache contemporanee. Autori diversi affrontano il tema della “migrazione”, intesa come attraversamento, cammino, spostamento, superamento o raggiungimento di qualunque limite o confine; e in ogni sua accezione: pratica, astratta, positiva o negativa. Concorrono all’eterogeneità dello sguardo: Adriano Favole, "La fine dell’umanità? Apocalissi, disinteresse, vie di fuga"; Gianfranco Biondi, "Quale confine per la nazione? Le radici razziste del colonialismo italiano in Africa"; Olga Rickards, "Ominini: l’umanità senza confini"; Valerio Calzolaio, "Confini della specie meticcia: i confini del pianeta, degli ecosistemi, degli Stati fra cambiamenti climatici e migrazioni forzate"; Giovanni Boano, "Rondoni: una patria senza confini"; Paola Bonfante, "Dalle piante di Darwin a quelle del futuro"; Elisa Nichelli, "Viaggio ai confini dell’Universo"; Renzo Fracalossi, "Ai confini del confine. Il Brennero" ; Francesco Scalfari, "Evoluzione umana e società oltre i limiti della natura e i confini della terra" ; Antonella Romeo, "Trasgredire il confine: l’impegno per i diritti umani nelle migrazioni in atto dal Mediterraneo ai valichi alpini".
Lessico della crisi e del possibile. Cento lemmi per praticare il presente
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2019
pagine: 324
Di fronte alla complessità della crisi globale un gruppo di studiose e studiosi - a vario titolo attivi nel proprio ambito di competenza - rispondono all'urgenza di un dialogo tra discipline proponendo un lessico essenziale per cogliere i lineamenti del presente. Voci differenti condividono pratiche, saperi e interrogativi per esplorare connessioni, moltiplicare progetti e iniziative, e uscire dalla logica autoreferenziale del risentimento e dell'esclusione. Un lemmario per dar spazio al pensiero della resistenza civile e per poter proseguire dalla critica alla cura del possibile. Da accelerazionismo a zingare, passando per: antropocene, buonismo, confini, debito, espulsioni, femminismi, gentilezza, infosfera, lavoro, muri, necropolitica, ospitalità, precarietà, razzismo, sovranismo, troll, utopia, vulnerabilità e molti altri. Postfazione di Gianluca Solla.
Femminicidio e violenza di genere. Appunti per donne che vogliono raccontare
Maria Concetta Tringali
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2019
pagine: 146
In cosa consiste il femminicidio, da cosa ha origine, quale dimensione ha questa violazione dei diritti umani? Come incoraggiare le donne a denunciare, come riuscire a proteggerle da chi le vuole dominare fino ad annientarle? Troppe donne di ogni età e condizione sociale e culturale mostrano un'autolesionista abnegazione verso il proprio partner. Molte altre cercano di allontanarsi da lui ma vengono risucchiate in un vortice di prevaricazioni e violenze. L'autrice ha accolto nel suo studio di avvocata o nel centro antiviolenza di Catania molte donne che hanno cercato aiuto per scampare la violenza, e madri le cui figlie non sono riuscite a salvarsi la vita. In quel vortice finiscono spesso i minori, sia in quanto testimoni della violenza commessa dai padri, sia in quanto essi stessi vittime di quella violenza. Perché ci sono uomini che colpiscono i figli per punire le madri. A questi crimini nelle cronache viene troppo spesso viene attribuito il carattere del raptus, come se alla base del femminicidio non ci fosse premeditazione, e come se non fosse il culmine di una catena persecutoria. Quali forme di tutela offre Lo Stato per proteggere le sue cittadine? Quali ombre permangono su quello che purtroppo non è ancora un "sistema" di protezione, perché troppo disomogenei sono gli interventi e ancora inadeguati per fronteggiare quella che è tutt'altro che un'emergenza, bensì un fenomeno strutturale e ben troppo radicato?
L'attualità del male. La Libia dei «Lager» è verità processuale
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 130
Mentre il Paese e i suoi governi si vantano della riduzione drastica degli sbarchi di profughi, le corti d'assise italiane riconoscono le atrocità che accadono nei Lager in Libia come verità processuale. Donne seviziate e spesso gravide per gli stupri, uomini e bambini prigionieri di luoghi e pratiche atroci, sequestrati e rinchiusi, ricattati, torturati oltre il concepibile, fino alla morte. La sistematica tratta degli esseri umani è diventata in Libia attività imprenditoriale. Un'Europa indegna dei propri valori firma accordi con governi fantoccio e finanzia milizie purchè i migranti vengano trattenuti altrove. Partendo da una significativa sentenza emessa dalla Corte d'assise di Milano contro un cittadino somalo identificato dalle sue vittime come uno degli aguzzini del campo di Bani Walid, questo libro vuole denunciare l'orrore che si sta perpetrando nei centri di prigionia per migranti in Libia e il cinismo delle politiche europee in materia di immigrazione. Anche grazie a sentenze come quella qui esaminata nessuno potrà più dire di non sapere.
Cittadini senza cittadinanza. Immigrati, seconde e altre generazioni: pratiche quotidiane tra inclusione ed estreneità. La questione dello «ius soli»
Roberta Ricucci
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 180
Nell'immaginario collettivo i figli dell'immigrazione sono bambini che vanno a scuola, giovani in competizione per l'ingresso nel mercato del lavoro, comunque stranieri. Un ritratto che il tempo sembra non scalfire. Nascere e vivere in Italia, frequentare la scuola, condividere le ansie che accomunano chi diventa adulto in un clima di incertezza economica, non è sufficiente per essere considerati parte integrante della nazione. Di fatto, la sensazione di non "essere al proprio posto e di non saper dove altro andare" è diffusa: esito di sguardi, commenti, pratiche implicite che differenziano. Può l'accesso alla cittadinanza rappresentare la chiave di volta per superare stigmatizzazioni e svantaggi? Si tratta di un tema delicato, che ha acceso lo scontro politico. Negli ultimi anni, si è assistito a discussioni, dibattiti, confronti sul se e come modificare l'attuale legge, che risale al 1992, e aggiornarla a un contesto profondamente trasformato dai processi di mobilità umana. Essere cittadini senza cittadinanza è oggi tratto comune a molti giovani nati e cresciuti in Italia o qui arrivati a un certo punto della loro biografia. Il volume illustra le diverse sfaccettature in cui prende forma nel quotidiano l'assenza della cittadinanza del Paese in cui sì vive: dando voce a ragazze e ragazzi che mostrano più similitudini che differenze con i coetanei italiani per passaporto.
Conflitti, lavoro e migrazioni. Quattro «Lezioni recitate»
Anna Delfina Arcostanzo, Valentina Cabiale, Leonardo Casalino, Franco Pezzini
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 92
Conflitti, lavoro e migrazioni. Tre parole fondamentali del nostro tempo analizzate attraverso una pluralità di discipline: storia, letteratura, archeologia e antropologia. Meridione, lavoro, migrazione, guerre ed esilio: Salvemini e i conflitti del Novecento, Enea profugo, Conflict Archaeology: quel che resta della Grande Guerra, Armare il confine, sono i titoli dei testi che nascono sull'onda lunga di un esperimento di produzione culturale che ha avuto un significativo riscontro nel corso di questi ultimi anni: quello delle "Lezioni recitate". La figura di Gaetano Salvemini è evocata nel suo aspetto innovativo, sempre attento alle trasformazioni della propria epoca; paradigma di un agire politico saldamente coerente a un'ideologia. Lo sguardo su Enea ribalta in modo geniale la sensazione di "inedito" che ci coglie di fronte ai presenti sensi d'identità minacciate, difficoltà di integrazioni culturali, crisi economiche e climatiche. archeologia dei conflitti cerca di comprendere il rapporto tra le rimanenze di ciò che fu e il modo in cui vogliamo - o non vogliamo - integrarle e riconoscerle nel presente. La riflessione sul "confine" sviscera le dinamiche delle nostre paure per dimostrare che le frontiere vanno usate, non chiuse: attraverso di loro scorre il flusso delle alternative, che garantisce la sopravvivenza dell'umano.
Abbandoni. Assembramenti umani e spazi urbani: rifugiati e negligenti politiche di accoglienza
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 272
Questo libro tratta di due abbandoni: quello urbano di quattro palazzi parte di un villaggio olimpico, costruito in fretta e male, e quello umano di centinaia di profughi, scappati e scacciati dalla guerra civile in Libia, costretti a cercare protezione in Italia, come migliaia di altri richiedenti asilo, rifugiati e migranti lasciati a se stessi dopo un periodo d’improvvisata accoglienza. Così è nata una tra le più grandi occupazioni in Italia: più di milleduecento persone di oltre venticinque nazionalità, soprattutto uomini, ma anche donne e bambini, vivono dal 2013 in quelle quattro palazzine del fu villaggio olimpico, noto come ex Moi, aiutati dalla solidarietà degli uni, osteggiati dalle campagne d’odio razziale di altri, oggetto di cronache malinformate e faziose, ignorati da anni di assenze e omissioni delle istituzioni pubbliche. Un ghetto votato alla rimozione dalle nostre coscienze, oppure un luogo dove una convivenza dignitosa è possibile, con quali sforzi e per quanto tempo? Questa vicenda si svolge a Torino, ma è caratterizzata dagli stessi vizi e inadempienze diffusi in scala nazionale; raccontarla è l’esortazione a superare gli abbandoni che l’hanno generata.
Storia dell'incertezza. Il difficile dialogo fra l'uomo e la natura
Luigi Sertorio
Libro
editore: Seb27
anno edizione: 2013
pagine: 120
L'uomo cerca la certezza nella guida della religione, nelle leggi dello stato, nelle misure dell'economia. Ma c'è un quarto polo di guida, il procedere della conoscenza scientifica. Sono i quattro linguaggi, mappe della realtà. La realtà perenne che ci circonda e ci sfugge. Il divenire dell'uomo è punteggiato dal succedersi delle generazioni, dal loro imparare e dimenticare. Il procedere della scienza offre all'uomo protesi all'agire collettivo che nessun'altra specie vivente possiede. L'uomo appartiene alla biosfera terrestre, nasce, si nutre e muore come ogni altro organismo, ma si comporta in modi diversissimi da una generazione all'altra, perché si impadronisce di tecnologie sempre nuove, e le usa senza saggezza. Il procedere della scienza è un continuo correggersi, ma gli strumenti di questa conoscenza sono usati dall'uomo sotto l'impulso del caso, in un continuo sbagliare. Potenza tecnologica ed errore appartengono all'umanità e rendono la storia dell'uomo incerta, ossia disobbediente all'armonia della Natura. In questo libro si tracciano alcune tappe di questa storia, partendo dall'ansia per la salvezza, espressa nel Dies Irae medioevale, arrivando al presente che cerca di collocare la vita nel quadro immenso della dinamica cosmologica, piena di sconfinato fascino e di domande senza risposta.
La natura e le macchine. Le piramide economica del consumismo ha la base nella miseria
Luigi Sertorio
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2009
pagine: 88
L'informazione acquisita nella conoscenza scientifica è unidirezionale, va dalla Natura all'uomo e avanza con la speculazione teorica e la conferma dell'esperimento. Questo procedere ha da una parte la faccia luminosa della conoscenza e dall'altra la faccia nascosta delle filiazioni tecnologiche, il contatto con il mondo delle macchine, che appartiene alla società e porta con sé arbitrio e istinti di prevaricazione, predominanti sul progresso materiale. La scoperta della fisica nucleare è stata immediatamente incanalata verso l'esito di Hiroshima e Nagasaki e ci vorranno forse secoli prima che la specie umana riesca a liberarsi di tale impronta originale. Il maxipotere concentrato in poche mani non è il portatore della bellezza e della creatività che la Natura fa nascere in continuazione; all'opposto impone il consumismo, macchina inutile, che genera ricchezza concentrata e ignoranza diffusa.
L'altra collina. Cesare Pavese tra Reaglie e Pino
Cristofari Gioele
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2025
pagine: 128
Nato per accidente a Santo Stefano Belbo, e spesso ridotto dai suoi critici a scrittore langarolo perso in un suo immaginario middle-west di provincia, Cesare Pavese fu invece intellettuale profondamente radicato nella città in cui trascorse quasi tutta la vita, Torino. Le stesse colline che fanno da sfondo alle sue opere non sono, in molti casi, quelle della Valle del Belbo, ma le più vicine alture che chiudono a Oriente la città piemontese (così, soprattutto, nel capolavoro la casa in collina). Qui, in uno dei borghi che le costellano, il giovane studente aveva trascorso le estati dell'adolescenza, per scoprire più tardi in quelle memorie le «radici» della sua poetica del mito: mai riconosciuta finora, Villa Pavese è stata individuata nel corso delle ricerche che hanno condotto a questo volume, ed è qui descritta per la prima volta. Dalla biografia all'opera (e viceversa), l'altra collina cerca insomma di reindirizzare fuori dallo stereotipo regionalista la lettura dello scrittore torinese, attraverso l'esplorazione di quel paesaggio liminale, quasi trait d'union tra la città industriale e il selvaggio della langa, rappresentato dalle basse alture del Po.

