Skira: Arte moderna
Alphone Mucha. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 208
L'opera del più importante artista ceco, maestro dell'Art Nouveau e creatore di immagini iconiche Pittore e decoratore, esponente primario dell'Art Nouveau, in particolare nell'ambito della cartellonistica, Alphonse Mucha (1860-1939) è un artista le cui opere hanno lasciato un'impronta indelebile nel panorama artistico del suo tempo e oltre. La sua capacità di coniugare estetica, simbolismo e spiritualità ha reso il suo lavoro un'icona del movimento Art Nouveau e una fonte di ispirazione per gli artisti successivi. Alfonse Mucha presenta oltre duecento opere dell'artista e offre l'occasione per immergersi nel mondo incantato di Mucha e per ammirare la bellezza delle sue creazioni. Attraverso le affascinanti illustrazioni, i manifesti e i disegni si viene trasportati in un'epoca caratterizzata da un rinnovato interesse per l'arte, il design e la pubblicità. Con Mucha infatti è nata una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore rappresentate con uno stile compositivo unico, tanto da diventare le icone del famoso stile Mucha. Pubblicata in occasione della mostra fiorentina, la monografia documenta il gusto elegante, prezioso e sensuale dell'epoca attraverso opere che coprono l'intero percorso artistico di Mucha, suddivise in cinque sezioni: Donne: icone e muse; Le style Mucha: una lingua per diffondere il messaggio della bellezza; Parigi, 1900: il mondo al bivio; Bellezza: la potenza dell'ispirazione; Dall'Art Nouveau al Liberty. La linea sinuosa penetra nel quotidiano. Galileo Chini. Il volume non è solo un omaggio all'arte di questo grande maestro, artefice di opere decorative divenute pietre miliari nella storia della grafica moderna, ma anche un'occasione per riflettere sul cambiamento della rappresentazione femminile nella società attraverso le sue figure di donne, intense e affascinanti, misteriose e seducenti, tra le quali un ruolo da protagonista ebbe l'allora famosissima attrice parigina Sarah Bernhardt che si meritò il soprannome di "Divina".
Marieda di Stefano. L'officina segreta delle donne
Anty Pansera
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 96
Marieda Di Stefano (Milano, 1901-1968) è un'artista intrigante, la sua passione per la scultura s'intreccia indissolubilmente con la raffinata e più nota attività di collezionista attestata dalla Casa Museo a lei dedicata a Milano. Attenta scopritrice di talenti, Marieda seppe anche esperire il piacere della creazione, individuando nella ceramica il proprio medium espressivo. Formatasi nel secondo dopoguerra con Luigi Amigoni, con cui si avvicina alla plastica, alla modellazione, alle tecniche e potenzialità materiche e coloristiche delle terre, si allontanerà ben presto dalla sintassi del "maestro". Interessata alla poetica e ai linguaggi antichi e a quelli dei numerosi artisti che attraversano il suo studio, Marieda sceglie lo pseudonimo "Andrea da Robbio" per firmare molti dei suoi primi lavori, o la sigla "Jan 15" che connota la scuola di ceramica da lei aperta negli anni cinquanta nella palazzina di famiglia, e che dopo la sua morte sarà portata avanti per altri decenni da Virginia, detta Migno, figlia di Amigoni e sua storica amica. Vasi, piatti, animali e soprattutto figure femminili compongono un personalissimo repertorio che ruota attorno a immagini di "donne", tra suggestioni che derivano dalle ceramiche di Picasso e dalle più assidue frequentazioni artistiche, Arturo Martini e Lucio Fontana, sino a includere riferimenti alla tradizione incaica, di cui Marieda è stata collezionista con il marito Antonio Boschi. A loro si deve la scrittura di una pagina imprescindibile della storia del Novecento a Milano, raccontata oggi in via Jan 15.
Antonio Ligabue
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 112
Un omaggio ad Antonio Ligabue in occasione della prima grande antologica a lui dedicata in Puglia Dedicata al genio tormentato di Ligabue, questa monografia offre la possibilità di scoprirne l'intero percorso, dalla fine degli anni venti fino ai primi anni sessanta del Novecento, cogliendo l'occasione per raccontare una delle figure più interessanti dell'arte italiana del XX secolo. Questo volume è un viaggio attraverso l'arte e la vita di Antonio Ligabue: una vicenda esistenziale dominata da solitudine ed emarginazione, riscattata dallo sconfinato amore per una pittura in grado di penetrare l'anima e nutrire la fantasia. Un racconto che si snoda attraverso i temi principali in cui si sviluppa l'universo creativo del pittore: le fiere, nelle quali Ligabue si immedesima riproducendone le movenze e i suoni per riuscire a catturarne l'essenza, gli animali domestici in cui possiamo riconoscere il suo sguardo, la vita silenziosa dei campi, le carrozze, le troike, i postiglioni, le antiche iconografie derivate da stampe popolari che decoravano le case dei contadini, e infine gli autoritratti, estremo tentativo di allontanare la sua condizione di emarginato instaurando un dialogo intenso con gli spettatori. Ne emerge il ritratto di un artista unico nel suo genere, dallo stile è del tutto originale e inimitabile; Ligabue non dipingeva la realtà che molti si aspettavano, non conosceva le malizie tecniche dei chiaroscuri e della prospettiva, ha sempre dipinto con l'istinto. Narrava la tragica realtà di una vita sempre in agguato, non mediata attraverso il pensiero costruito dei maestri, ma sentita nel profondo della sua mente e col corpo. Pubblicato in occasione della grande antologica pugliese, Antonio Ligabue presenta sessanta opere - comprendenti dipinti, opere su carta e sculture - e i contributi di Francesca Villanti (Dipingere per esistere) e Sergio Negri (Per Antonio Ligabue).
Raoul Dufy. Il pittore della gioia. Ediz. italiana e inglese
Sophie Krebs, Nadia Chalbi
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 248
La vita e l'opera dell'artista francese, pittore e scenografo Autore di opere monumentali come La Fata Elettricità (un murale di oltre 60 metri di lunghezza per 10 di altezza, composto da 250 pannelli dipinti a olio, commissionatogli per il Padiglione francese dell'Esposizione Universale del 1937 a Parigi), Dufy fu un grande pittore, scenografo e disegnatore francese di inizio '900 che, per la sua capacità di catturare le atmosfere, i colori e l'intensità della luce e a trasferirli sulle sue tele, divenne - per antonomasia - il pittore della gioia e della luce. Lo stile dell'artista, colorista nato, è caratterizzato da una tavolozza vivace e sconfinata e da un disegno libero e morbido, dominato dagli arabeschi e dalle curve che lo rendono così incantevole. Il rapporto al contempo audace e delicato istituito tra colore e disegno costituisce il maggiore contributo di Dufy alla pittura moderna. Con oltre 160 opere tra dipinti, disegni, ceramiche e tessuti tratti dalla poliedrica produzione di Dufy e provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private francesi (tra gli altri, il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris che conserva di Dufy una delle più ricche collezioni, dal Centre Pompidou, Palais Galliera, il Musée des Tissus et des Arts Décoratifs di Lione, il Musée des Beaux-Arts Jules Chéret di Nizza, il Musée Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles), il volume racconta la vita e l'opera di un artista con lo sguardo sempre rivolto alla modernità, pervaso da una vivacità che ha saputo adattare a tutte le arti decorative, contribuendo a cambiare il gusto del pubblico. Pubblicato a corredo della prima grande retrospettiva a lui dedicata in Italia, Raul Dufy. Il pittore della gioia è un viaggio emozionale attraverso i temi prediletti dall'artista, dove le sensazioni visive ridotte all'essenza della realtà, l'utilizzo della composizione, della luce e del colore sono gli elementi emblematici che caratterizzano le sue opere. Un excursus che trova il suo leitmotiv nella violenza cromatica, nella magia di quel colore che diventa elemento indispensabile per la comunicazione di emozioni e stati d'animo.
I Macchiaioli. L'avventura dell'arte moderna
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 176
Un excursus alla scoperta dei Macchiaioli, il movimento pittorico più importante dell'avanguardia italiana risorgimentale, e dell'arte italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento Con il termine "Macchiaioli" si definisce il gruppo di artisti italiani più importante dell'Ottocento. Spiriti indipendenti e ribelli che abbandonano le scene storiche e mitologiche del neoclassicismo e del romanticismo per aprirsi a una pittura realista e immediata, senza disegni preparatori, dipingendo per l'appunto "a macchie" dense e colorate la vita quotidiana, con brevi pennellate che rendono molto più veritieri i soggetti. I contorni nei loro dipinti sono sfumati nel tentativo di riprodurre la realtà così come appare a un colpo d'occhio. Attraverso una selezione di circa ottanta opere, I Macchiaioli presenta alcuni capolavori dell'arte dell'Ottocento italiano dalla "macchia" (1856-1868) al naturalismo toscano (1865-1900), fra dipinti celebri e opere meno note, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee. A capolavori quali Solferino (1859) di Telemaco Signorini, Mamma con bambino (1866-1867) di Silvestro Lega, Fanteria italiana (1864 circa) e Tramonto in Maremma (1900-1905) di Giovanni Fattori si affiancano dipinti come Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini. Opere dai contenuti innovativi per l'epoca che vertono sulla potenza espressiva della luce, che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati di quel tempo, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d'affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non sarebbe possibile ammirare questi capolavori. Attraverso i saggi critici di Sergio Gaddi, Leo Lecci, Tiziano Panconi, Lucio Scardino e Gianni Schiavon, il catalogo e le schede tecniche e bibliografiche delle opere (a cura di Elisa Larese), il volume propone una narrazione visiva dalla nascita all'evolversi e al concludersi dell'esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1855 fino al '900 inoltrato.
Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque
Tiziano Panconi
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 192
Il percorso artistico del grande maestro attraverso capolavori assoluti provenienti da collezioni pubbliche e private È soprattutto in quella sua cifra inquieta e modernissima, in quei vortici concitati di segni e pennellate vibranti, solo apparentemente scomposte, che emerge la profonda cadenza ritmica quale rappresentazione estetica sensibilissima di un moto anche interiore ed emotivo. La Belle Époque, i salotti, le nobildonne e la moda: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un'epoca straordinaria. Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile. Il percorso artistico del grande maestro attraverso capolavori assoluti provenienti da collezioni pubbliche e private È soprattutto in quella sua cifra inquieta e modernissima, in quei vortici concitati di segni e pennellate vibranti, solo apparentemente scomposte, che emerge la profonda cadenza ritmica quale rappresentazione estetica sensibilissima di un moto anche interiore ed emotivo. Tiziano Panconi La Belle Époque, i salotti, le nobildonne e la moda: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un'epoca straordinaria. Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile.
Van Gogh. Capolavori dal Kröller-Müller Museum
Maria Teresa Benedetti, Francesca Villanti
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 208
Lo straordinario percorso umano e artistico del maestro olandese attraverso una selezione di capolavori Cinquanta opere di Vincent van Gogh provenienti dal prestigioso Kröller-Müller Museum di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh - offrono un'occasione straordinaria per entrare in contatto con la visione di un artista che ha saputo rappresentare in modo esemplare, con la forza delle sue pennellate, la sua idea della realtà, riuscendo a trasmettere un mondo interiore carico di sentimenti ed emozioni, e uno spaccato di vita del suo tempo che il suo sguardo ci restituisce insieme al suo profondo significato, a volte semplice, a volte invece inquieto e drammatico Questo volume documenta l'intero percorso del pittore olandese a partire dall'appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della prima giovinezza, quando si dedica allo studio sacrale del lavoro della terra. Figure che agiscono in una severa quotidianità sono esempi di un intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh. La grandezza dell'artista si rivela nell'espressività dei volti, negli atteggiamenti dei corpi, nella fatica intesa come ineluttabile destino. Il soggiorno parigino apre a un'appassionata ricerca del colore, alla conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante. Van Gogh scopre la forza del colore impressionista, si emoziona di fronte alle soluzioni scientifiche del divisionismo di Seurat. L'immersione nella luce e nel calore del sud genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e voluttà di penetrazione dell'elemento naturale. Negli ultimi anni torna la figura del seminatore, solenne nell'epico gesto, anche se presto interviene un espandersi esistenziale dell'ombra. Il giardino dell'ospedale di Saint-Rémy assume l'aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un burrone sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un vecchio diviene immagine di una disperazione fatale.
Oh, cavoli! Nature morte dal Museo Civico «Ala Ponzone» di Cremona
Mario Marubbi
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 80
Trentuno opere del Museo Civico "Ala Ponzone" di Cremona illustrano, in un percorso cronologico, la grande varietà di questo genere pittorico Non solo cavoli..., ma anche zucche, cardi, rape, carote e cipolle, e poi uve e pesche, pere, mele e cotogne, e ancora carni, pesci e dolciumi, odorosi gelsomini e ori di ogni specie, tappeti e tendaggi ricamati, strumenti per fare musica. Insomma un intero universo di ogni delizia per tutti i sensi. È questo il mondo domestico di cui amavano circondarsi nobili, aristocratici e tutti coloro che potessero permettersi di appendere qualche quadro nelle proprie dimore, all'aprirsi dell'età moderna. Una trentina di nature morte della Pinacoteca "Ala Ponzone" di Cremona, dalle icone di Fede Galizia fino alle opere dei pittori del realismo lombardo, vengono presentate al MarteS, per evocare un genere pittorico tra i più amati nella storia dell'arte.
I macchiaioli. L'avventura dell'arte moderna
Tiziano Panconi
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 176
Attraverso una selezione di oltre ottanta opere, "I Macchiaioli. L'avventura dell'arte moderna" presenta alcuni capolavori dell'arte dell'Ottocento italiano dalla "macchia" (1856-1868) al naturalismo toscano (1865-1900), fra dipinti celebri e opere meno note, in gran parte provenienti dalle più prestigiose collezioni private europee. Ai capolavori come Mamma con il bambino (1866-1867) di Silvestro Lega, Tramonto in Maremma (1900-1905) di Giovanni Fattori, Bambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, si affiancano dipinti come Alaide Banti sulla panchina (1870-1875) di Cristiano Banti, Una visita al mio studio (1872) di Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini, opere a cavallo tra Ottocento e Novecento che raccontano come le conquiste formali e concettuali dei Macchiaioli furono recepite e sviluppate dalle successive generazioni di pittori. Opere dai contenuti innovativi per l'epoca che vertono sulla potenza espressiva della luce, che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati di quel tempo, personaggi di straordinario interesse, accomunati dalla passione per la pittura, imprenditori e uomini d'affari innamorati della bellezza, senza i quali oggi non avremmo potuto ammirare questi capolavori. Talvolta donate dagli autori stessi e più spesso acquistate per sostenere gli amici pittori in difficili momenti, queste opere - in grado di assecondare il piacere estetico e arricchire le più grandi quadrerie - sono diventate capolavori ricercati anche dai grandi intenditori d'arte dei nostri giorni. Attraverso i saggi di Tiziano Panconi, Lucio Scardino, Leo Lecci, Sergio Gaddi e Gianni Schiavon, il catalogo e le schede tecniche e bibliografiche delle opere (a cura di Elisa Larese), il volume propone una narrazione visiva dalla nascita all'evolversi e al concludersi dell'esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al '900 inoltrato.
L'acquario e le ninfee. Dalla natura all'arte di Monet
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 48
Questo progetto, realizzato in dialogo con la mostra di Palazzo Reale, "Monet. Dal Musée Marmottan Monet, Parigi", propone un originale viaggio alla scoperta del significato simbolico della ninfea, protagonista dell'opera pittorica del maestro impressionista, la cui presentazione artistica affonda le radici nell'arte antica. Da sempre ammirata e oggetto di diverse simbologie, la ninfea - con la sua diffusione in tutti i continenti e i suoi grandi fiori - ha affascinato artisti di ogni tempo e la sua raffigurazione ha attraversato culture diverse nel corso dei secoli. Grazie ai preziosi contributi degli studiosi dell'Acquario Civico e del Museo di Storia Naturale di Milano, il volume rappresenta un approfondimento del rapporto tra arte e natura, a partire dalla lettura scientifica delle ninfee rappresentate sulle piastrelle realizzate dalla Richard Ginori per la facciata esterna dell'Acquario, in un percorso botanico che intende contribuire alla divulgazione scientifica offrendo ai cittadini spunti di riflessione e di arricchimento culturale.
Los Angeles (state of mind). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 160
Il racconto di una città attraverso diverse generazioni di artisti che si sono imposte a partire dagli anni Settanta Se New York è il mondo, Los Angeles è certamente l'America. O almeno quell'America che cattura la nostra immaginazione per non lasciarla più. Una megalopoli nel deserto, un universo a sé che parla molte lingue e vive altrettante contraddizioni: feudo repubblicano e patria dell'underground, Hollywood e beat generation, Charles Manson e Marilyn Manson, insieme di linguaggi, idiomi, popoli. Los Angeles (state of mind) è il racconto di una città attraverso diverse generazioni di artisti che si sono imposte a partire dagli anni Settanta per arrivare fino a oggi. All'inizio anche in California si sovrappongono stili e linguaggi senza una linea o un genere prevalente. Alle ultime esperienze di pittura astratta con Sam Francis ecco coesistere la Pop Art di Ed Ruscha. I Settanta però sono anche il decennio dell'arte concettuale, della Body Art e dell'happening, nelle figure di John Baldessari, di Paul McCarthy, performer spesso estremi, di Ed Kienholz e di Lynda Benglis, tra le esponenti di spicco del femminismo militante. Molto significativa la generazione di mezzo, artisti nati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che Mike Kelley così definiva: "troppo giovane per essere un freak, troppo vecchio per essere un punk". Emersi negli anni Novanta, Doug Aitken che si esprime attraverso videoinstallazioni e fotografie, e la neominimalista Rita McBride. La Los Angeles di oggi guarda soprattutto alla Black Culture, fenomeno che si manifesta in tutta la sua urgenza sociale e costituisce l'asse portante di rinnovamento critico della cultura americana. I disegni di Umar Rashid e l'intensa pittura di Henry Taylor testimoniano questo passaggio epocale, per un'America sempre diversa.
Marco Bagnoli
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 508
La pubblicazione analizza e documenta, attraverso un testo critico e una dettagliata cronologia, il percorso artistico di Marco Bagnoli dagli anni settanta a oggi. Dallo studio e dalla ricerca sul suo contributo emerge la consapevolezza di essere e di muoversi nell'arte, come in una realtà "altra". È la testimonianza di un attraversamento di tempi e spazi, con la capacità di collocarsi dove il linguaggio non può essere parlato e compreso, così che lo spirituale possa manifestarsi quale naturale completamento della materia. Rivela la scoperta di un procedere che trova ispirazione in un "altrove" per creare momenti di vibrazione, dove gli opposti si fondono e producono un superamento delle tendenze lineari e univoche che hanno segnato la Minimal e la Conceptual Art. A contare, nelle sue proposte, è il dialogo, che fa risuonare tra loro, mediante il ricorso a colori e oggetti, a luci e ombre, il fisico e il mentale, l'emotivo e il logico. Un'inedita rifondazione poetico-scientifica del fare arte, che professa l'unità delle culture, al fine di sopprimere ogni confine e ogni distanza, e ridare all'indagine estetica una presenza simultanea di tutte le polarità del sentire e del percepire.

