Solferino: Narratori
2027. Fuga dalla democrazia
Sergio Rizzo
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 224
Elezioni presidenziali del settembre 2027: in un’Italia futuribile (ma verosimile) devastata dal cambiamento climatico, non si presenta a votare quasi nessuno. Il pressoché totale astensionismo dà il via a una valanga di emergenze che si traducono in una crisi della democrazia, apparentemente irreversibile quando il premier eletto dal popolo – leader decisionista di una coalizione di destra – sembra svanire nel nulla. Mentre la magistratura indaga su una misteriosa serie di attentati, l’economia crolla e l’Unione Europea guarda con inorridita preoccupazione all’Italia: la Penisola è vittima di una escalation che la rende una democratura passatista e xenofoba e prendono piede le voci di complotti internazionali. A rovesciare le sorti potrebbe essere l’eroico gesto di un capitano della guardia costiera, immigrato albanese naturalizzato: un uomo d’ordine in crisi di coscienza. Un ritratto ironico della politica italiana, uno specchio deformante delle sue pulsioni più profonde e un lucido avvertimento su ciò che potremmo diventare: questo libro ci spiega che la fantapolitica non è poi così lontana come sembra.
Il segreto della monaca di Monza
Marina Marazza
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 432
Marianna avrebbe voluto sposarsi, avere una famiglia, indossare bei vestiti e andare alle feste. Invece si ritrova, col nome di suor Virginia, a essere la Signora del convento di clausura delle benedettine di Monza, spedita lì a tredici anni e senza vocazione, per servire gli interessi del padre. Nel chiuso della cella, dentro la grigia routine delle preghiere e dei lavori quotidiani, sogna il mondo «di fuori». Che un giorno si materializza nelle vesti del biondo nobiluomo la cui proprietà confina proprio con il convento, il bel Giovan Paolo Osio. Quando suor Virginia lo incontra, tutti i fuochi sopiti nella sua mente e nel suo corpo divampano all’improvviso. La sventurata risponde. È amore, è scoperta, è sesso: solo che in un convento non è solo Dio a vederti, ci sono mille occhi – e mille bocche. E se un segreto così mortale rischia di venir svelato, si è disposti a fare di tutto pur di proteggerlo: anche a macchiarsi di un peccato ben più grave della lussuria, l’omicidio. Ma l’Inquisizione, nella Milano del Seicento, vigila già pronta a colpire, infliggendo castighi peggiori della morte. Marina Marazza raccoglie la celebre eppure misconosciuta vicenda della monaca di Monza e ne fa un sorprendente, modernissimo thriller storico, ricco di atmosfera e di colpi di scena. Nelle stanze e nei giardini del monastero, come su un set cinematografico, si alternano personaggi affascinanti, dalle amiche e complici di Virginia – la lussuriosa suor Ottavia, la piccola musicista suor Candida Colomba – alla severa priora Imbersaga, dalla giovane e astuta serva Caterina al licenzioso e corrotto prete don Arrigone. Un racconto di passione e di morte tra i più potenti e amati della letteratura rivive con una voce nuova, svelando l’umanissimo segreto di una grande peccatrice.
L'estate dei mirtilli
Amanda Peters
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2024
pagine: 304
Luglio 1962. Una famiglia di nativi americani, appartenente all’etnia Mi’kmaq, arriva nel Maine dalla Nuova Scozia per raccogliere i mirtilli. Qualche settimana dopo, la figlia più piccola, Ruthie, di quattro anni, scompare. L’ultimo a vederla, seduta ai bordi del campo, è il fratellino Joe, appena più grande di lei. A nulla servono le ricerche dei famigliari per tutta l’estate e le estati a venire. Nonostante il tentativo di superare il lutto, gli anni condannano la famiglia a una catena di tragedie: la morte di un altro figlio, Charlie, che decreta la fine delle «estati dei mirtilli», e la lunga latitanza di Joe. Nella stessa regione, una ragazza di nome Norma è tormentata da sogni orribili che assomigliano a ricordi, costretta da una madre claustrofobica a un senso di colpa inestinguibile. Senza che lei ne abbia davvero coscienza, la ricerca di sé stessa, dai contorni confusi e incerti, verrà intralciata dai continui depistaggi della famiglia. La verità le si paleserà solo dopo cinque decenni di dolore e di silenzio, in cui le toccherà ripercorrere ogni giorno della sua vita precedente, vissuto adesso come un tradimento. In questo romanzo d’esordio, che ha già convinto critici e lettori di molti Paesi, tutti bevono whisky puro o diluito «per tenere a bada il dolore» del corpo e della mente. Ci si lascia consumare dalla rabbia ma si accoglie chi è fuggito a braccia aperte e senza accuse. Ci si ritrova. Un ritmo incalzante, una storia crudele in cui le bugie si sommano e moltiplicano la disperazione finché, d’improvviso, si recupera la tessera mancante del puzzle e il mondo comincia ad assumere senso. Perché il perdono può asciugare le ferite e liberare i fantasmi di una vita.
La grammatica di frontiera
Federico Tavola
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 304
Zénon è un trentenne frustrato che odia il suo lavoro, ma accetta una quotidianità noiosa per difendersi dal suo caos interiore: fin da bambino, infatti, è tormentato dalla visione di strani spiriti. Da diversi anni le apparizioni sembrano essersi interrotte quando una notte, all’improvviso, ecco comparire fluttuando sopra il suo letto il vecchio Johnny, un imprenditore ribaldo deceduto per via di un ictus, che pretende di essere accompagnato in un viaggio da Parigi a Delhi, per salvare sua figlia. Rigorosamente via terra: da Vienna a Belgrado, da Sofia a Istanbul per poi attraversare l’Iran e il Pakistan. Dopo vari tentativi di opporsi, al giovane sembra restare una sola via d’uscita: imbarcarsi su un vagone letto a Parigi, in compagnia di un fantasma che non gli sta neanche simpatico. E che non sarà l’ultimo, perché in un viaggio sempre più avventuroso Zénon incontrerà gli spiriti più diversi, ognuno con la propria storia, e a ogni sosta farà da tramite tra vivi e morti intrappolati in situazioni irrisolte: vendette tra clan e salvataggi di profughe, rimorsi, ribellioni, rapimenti. Fino all’ultima tappa, l’India, dove metterà un punto, o una virgola, alla sua grammatica di frontiera. Nel tumultuoso procedere verso Est di Zénon e Johnny, Federico Tavola racconta l’esplorazione di terre e di mondi fuori e dentro di sé, il mistero della famiglia, il perdono e la rinascita. Esistono davvero presenze intangibili nella nostra vita? Qual è il viaggio più importante che possono regalarci? Un romanzo che è percorso metafisico di scoperta e proprio per questo reale, esuberante e vivo.
È come la neve
Matteo Maria Zuppi, Cristina Petit
Libro: Libro rilegato
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 176
È una sera di dicembre, è già buio. In una tana nel bosco, sulle colline a ridosso di una grande città, un piccolo lupo si sveglia prima del branco e si incanta a guardare scendere dal cielo qualcosa di bianco che non conosce. Quello per lui è un richiamo, un invito all’avventura: scappa dalla tana e corre verso un luogo dove non era mai andato prima, dove i prati diventano strade, i lampioni alberi e i cespugli case. Tutto intorno a lui è nuovo, alieno, ma subito lo conforta un incontro inaspettato: quello con una picciona, Livia, decisamente più adulta e disincantata di lui. Sarà Livia a guidarlo attraverso i vicoli, mentre la neve continua a cadere e la mezzanotte di Natale si avvicina, e gli incontri che faranno insieme saranno determinanti per capire cosa conta davvero, nella loro vita ma anche in quella degli umani. È l’amore che dovrebbe riempire le strade, i boschi, i palazzi e le tane, perché gli esseri viventi sono fatti per amare. Due autori di straordinaria sensibilità firmano una favola senza tempo e per tutti. Un viaggio imprevedibile, che tra un vecchio orologiaio e una giovane fioraia, una melodia orecchiata sotto un portico e l’incontro con un bambino molto speciale, ci accompagna in una passeggiata nelle sorprese dell’animo umano. Un libro che riscalda, che rinnova la speranza di un mondo dove si può stare bene insieme e dove ciascuno trova il suo posto, la sua ragione di esistere e la sua felicità.
Mare Fuori. Io sono Rosa Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Rosa Ricci ha diciassette anni ed è abituata ai suoi privilegi come figlia di Don Salvatore, uno dei boss più temuti di Napoli. La sua vita scorre nella tranquillità e nel lusso, nonostante i pericoli che incombono sulla famiglia e il dolore per la separazione dal fratello Ciro, rinchiuso nel carcere minorile. Ma tutto cambia per lei quando accetta l’invito a una cena con suo padre, sullo sfarzoso yacht del narcotrafficante boliviano Agustìn Torres. Quello che doveva essere un incontro d’affari è in realtà una trappola di Torres, che vuole impossessarsi delle piazze napoletane. Don Salvatore viene gettato in mare e Rosa si ritrova prigioniera su un’isola sperduta, sorvegliata da Victor e Gabriel, due giovani sicari al servizio del boss sudamericano. Strappata dalla sua vita dorata e rinchiusa in una cella all’interno di un faro, la ragazza deve fare i conti con una realtà brutale che non conosce. Tra tentativi di fuga, alleanze pericolose e un’incombente sensazione di minaccia, scoprirà di possedere una forza insospettabile. Ma quando la linea tra nemico e alleato inizia a sfumare, Rosa dovrà scegliere: mantenere la sua identità di principessa dei Quartieri Spagnoli o trasformarsi in qualcosa di diverso, di più pericoloso? Un romanzo potente che racconta la perdita dell’innocenza attraverso gli occhi di una giovane donna costretta a crescere troppo in fretta, in un mondo dove la lealtà può rivelarsi un’arma a doppio taglio e c’è sempre un prezzo da pagare per la sopravvivenza.
I bambini di nessuno
Giuseppe Petrarca
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Quando il commissario Cosimo Lombardo e la sua compagna Carla Russo partono per il Venezuela, un Paese segnato dalla violenza dei narcos, da catastrofi ambientali e da una povertà estrema, la loro unica missione è privata, intima. Vogliono adottare un bambino, un sogno che accarezzano come frutto più bello del loro amore nato nei corridoi del Tribunale di Milano. Ma in quell’orfanotrofio dall’altra parte del mondo li attende una sorpresa: lavora proprio lì Veronica Cosentino, un’infermiera dal passato tormentato, legata a Cosimo da un amore mai dichiarato. Rapidamente, la situazione si complica, sia sul piano sentimentale sia su quello investigativo. Cosimo scopre un traffico di minori gestito da bande criminali che, approfittando della disperazione dei genitori, comprano e rivendono bambini come merce, e inizia una difficile indagine che lo porterà sulle tracce del boss “El Diablo”. Tra case di cartone e discariche a cielo aperto, emerge la struggente storia di Juan, un ragazzino coraggioso che tenta di salvare dalla tratta la sorellina Maria. Intanto, la passione mai sopita che Veronica prova per Cosimo rischia di mettere a repentaglio il suo matrimonio. La missione del commissario Lombardo a questo punto è a tutto campo, mette in gioco ogni suo sentimento e la vita stessa. Giuseppe Petrarca firma un noir civile coinvolgente, che non dà tregua fino all’ultima pagina e che tra le pieghe della trama racconta l’infanzia rubata e la forza della solidarietà umana.
Assassinio all'arena
Antonia Montenovesi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 256
Pierre canta nel coro, la sua amica Martina è attrezzista di scena, entrambi lavorano per la stagione estiva in uno dei più affascinanti templi della lirica, l’Arena di Verona, insieme a Sibilla, una giovane mezzosoprano che viene trovata morta misteriosamente nel suo camerino. A condurre le indagini è il commissario Laura Tremolini, insieme a un team di giovani poliziotti. Fra un cadavere e l’altro, "Assassinio all’Arena" conduce il lettore dagli oscuri arcovoli dell’Arena a strade e luoghi meno conosciuti di una città sposata al suo fiume e alla sua storia. Ma anche nella storia dei capolavori dell’opera: dalla Turandot di Puccini al Barbiere di Siviglia di Rossini. Un noir dalla prosa raffinata che mescola elementi di mistero e introspezione, dove una diffusa ironia stempera l’amarezza della morte e apre squarci sulla contemporaneità e sull’amore.
La contessa va in crociera
Francesco Muzzopappa
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 288
Gli anni passano, ma i problemi restano – soprattutto quelli finanziari – e la contessa Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, perseguitata dall’Agenzia delle Entrate, vive nell’incubo di un futuro in cui per colazione non potrà più permettersi le sue adorate frolle di pasticceria e dovrà ripiegare sui biscotti industriali. È la sua amata Anna, la ragazza che sarebbe diventata sua nuora se suo figlio Emanuele non si fosse fatto lasciare, a proporle un’immediata fonte di introiti: partecipare, in veste di Vip pagata, a una crociera. Si imbarcherà proprio assieme a Emanuele, che fra un orecchio e l’altro ha solo aria ma è certamente decorativo. La mente della contessa si riempie di foschi pensieri: basterà quell’indubbio sacrificio – quante mani sudate da stringere, quanti sorrisi falsi da dispensare – a tenere a bada i creditori? Potrebbe essere l’occasione per convincere Emanuele a tornare con Anna, o quell’ambiente godereccio e pieno di tentazioni rischia di peggiorare la situazione? Preoccupazioni che l’inizio del viaggio non fa nulla per fugare, ma che impallidiscono quando, in una notte di tempesta, le cose si mettono talmente male da spalancare un nuovo, inaspettato, capitolo. E qui gli interrogativi si moltiplicheranno a dismisura, insieme a imprevisti, peripezie e nuovi problemi da superare con l’algido aplomb di sempre. La nuova avventura dell’irresistibile protagonista di "Affari di famiglia" torna a risucchiarci in una girandola di situazioni comiche, personaggi surreali, pesci con troppe spine, sciagure meteorologiche e sentimentali. Perché si può sempre toccare il fondo, ma con eleganza.
I diavoli dell'Averno
Antonio Castaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 288
«La bocca del vulcano è sempre la stessa, dove la terra fuma di più, una scarpata polverosa e bianca, circondata da decine di palazzi. I popoli antichi, che nella costa flegrea si insediarono per primi, raccontavano che qui venne a rifugiarsi Ade, dopo aver rapito la bella Proserpina.» È in questi luoghi, in riva al Lago Averno, che trovano rifugio i diavoli responsabili del massacro di Castelvolturno quando il 18 settembre del 2008 sette immigrati africani cadono sotto una pioggia di proiettili, vittime dell’odio razziale del clan. A ordire la strage di San Gennaro è uno dei boss dei casalesi più sanguinari: un messaggio all’intera comunità per sottometterla al suo controllo. Gli esecutori sono criminali travestiti da poliziotti, i martiri giovani ghanesi, estranei a qualsiasi attività illecita. Di loro si salverà, per pochi anni, solo un ragazzo: un proiettile conficcato in corpo e l’incubo di quella notte trafitto nella testa. I loro nomi saranno ricostruiti con esattezza solo anni più tardi e presto dimenticati, al pari di tutti gli incolpevoli extracomunitari che ancora oggi cercano di sopravvivere tra bieco sfruttamento e caporalato violento. In una terra in cui il mito germina dalla natura sulfurea, in cui la mafia stessa ha radici «rurali» e amministra tutto secondo la legge del più forte, questo libro racconta l’ossessione che trasforma gli uomini in diavoli, e rende possibile ogni atrocità. Antonio Castaldo ha scritto un’indagine narrativa originale e appassionante su una lunga stagione di sangue della camorra campana più brutale: un emozionante racconto personale, una dichiarazione d’amore per il vero giornalismo, un viaggio epico in luoghi intrisi di storie millenarie sotto la guida del poeta Virgilio, tra vicende leggendarie e reali: i Campi Flegrei, la porta dell’Oltretomba a una manciata di chilometri da Napoli.
Traversare le montagne e nascere qui
Marie Pavlenko
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 320
Astrid, parigina quarantenne, ha perso tutto. È in viaggio verso il Mercantour, una regione montuosa al confine tra Francia e Italia, scoscesa e selvaggia, dove ha acquistato una casa vista solo in fotografia. Con sé porta ciò che è rimasto di tutta la sua vita: una valigia colma di ricordi, di volti amati, di legami spezzati. Soraya, invece, si è lasciata tutto alle spalle. Le manca il suo Paese, la Siria, che cerca di ricordare prima delle bombe. Le mancano la famiglia, gli amici, la spensieratezza degli anni da studentessa. Cammina con fatica lungo i sentieri meno battuti delle alte montagne italiane, sperando di attraversare il confine, in salvo. Ha già incontrato la paura e la perdita nel suo viaggio, e porta in grembo una creatura che non vuole. Suo padre le aveva detto che la Francia, la «terra dei diritti umani», l'avrebbe accolta. Il suo sogno è di arrivarci e riposare; e forse ricongiungersi alla sua famiglia. Due destini femminili indimenticabili. Due dolori indicibili che si incontrano, si riconoscono e insieme si stemperano. Con una prosa asciutta e ricca di sfumature, Marie Pavlenko dà vita a un romanzo intenso sulla perdita, sul coraggio e sulla solidarietà, femminile e profondamente umana.
Mia nonna e il conte
Emanuele Trevi
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Come certe ragazzine così timide e ritrose da sembrare anonime, che svelano il loro fascino al momento giusto, nel giro di un’estate, a sedici o diciotto anni, iniziando a raggiare alla maniera di astri appena scoperti nella carta del cielo, mia nonna diventò bellissima dopo gli ottanta.» È una nonna dai tratti di dea arcaica, Peppinella, la protagonista di questo libro, una perentoria matriarca calabrese che, come una regina, vive riverita da due dame di compagnia – Delia e Carmelina – ma che al pari di ogni donna del popolo guarda Beautiful al pomeriggio. Nel suo giardino dominato dall’imponente cibbia, il nipote Emanuele trascorre – immerso nei libri – le interminabili estati dell’infanzia e della giovinezza. Ed è in questo hortus conclusus che un bel giorno Peppinella si vede comparire davanti addirittura un Conte, anch’egli ultraottantenne e studioso della storia borbonica, che le porge un mazzetto di fiori e chiede il permesso di attraversare la sua proprietà, per accorciare il percorso da casa al paese. Passaggio dopo passaggio, tra Peppinella e il Conte fiorisce un affetto inaspettato, tardivo, privo di ansie e pretese, gratuito. «Come se fossero rinchiusi in una sfera di cristallo, custodivano un segreto inaccessibile, la formula di un incantesimo di cui entrambi, a loro insaputa, possedevano la metà necessaria a completare l’altra» scrive Emanuele Trevi, che della storia d’amore della nonna è stato testimone partecipe. E in queste pagine piene di intimità e di spirito restituisce e trasfigura una narrazione famigliare sospesa tra il quotidiano e l’eterno, intessuta di uno struggente sentimento del tempo.

