TS - Terra Santa: Incontri a Sichar
Israele. La spiritualità del giudaismo
Marcel-Jacques Dubois
Libro: Copertina morbida
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2017
pagine: 80
Il dialogo tra le religioni ha bisogno di profeti e tale è stato il domenicano Marcel-Jacques Dubois. Intellettuale e teologo, testimone e pastore, ha costruito ponti di conoscenza e di stima reciproca tra ebrei e cristiani in Terra Santa e non solo. Ancora oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, la sua opera è essenziale alla creazione di un rapporto duraturo e fecondo tra le due religioni sorelle. In queste pagine preziose, Dubois ci offre la sua personale chiave di lettura per provare a decifrare il "mistero di Israele": popolo "eletto", prescelto da Dio e per questo segnato anche da una grande responsabilità; e tuttavia un popolo dal rapporto spesso conflittuale con Lui. Un popolo che ha spesso pagato a caro prezzo il suo "privilegio", ma che non ha mai rinnegato la propria identità. Dubois traccia un profilo preciso e sintetico della spiritualità ebraica, con la perizia dello studioso e con la passione dell'osservatore coinvolto e partecipe. Pochi giorni dopo la sua morte, il quotidiano israeliano Haaretz definì Dubois «una delle affascinanti pietre vive di Gerusalemme».
Raimondo Lullo. Opere e vita straordinaria di un grande pensatore medievale
Sara Muzzi
Libro: Copertina morbida
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2016
pagine: 78
Raimondo Lullo (1232-1316) è una figura poliedrica, difficile da cogliere nella sua complessità. Un autore lontano nel tempo ma di sorprendente attualità, soprattutto nel suo essere "uomo del Mediterraneo" i cui orizzonti culturali spaziarono dall'una all'altra delle sue sponde e delle sue civiltà. Dopo aver riconosciuto e descritto ciò che le religioni del Libro avevano in comune e in cosa differivano, Lullo cercò di realizzare un dialogo basato non sulla loro uguaglianza, ma su una parità che deriva dalla dignità personale delle parti. Sin dal 1294, egli afferma che gli "infedeli" sono uomini come noi. Con pochi mezzi a disposizione (l'eredità culturale condivisa dalle religioni monoteiste e un metodo di sua creazione, dono di Dio e del luogo in cui era vissuto), tenta di promuovere un confronto aperto e disteso con i suoi interlocutori da una posizione chiara e rispettosa della propria identità cristiana e dei valori di cui possono essere portatrici le altre fedi. L'atteggiamento di rispetto, di cortesia, di dialogo con l'"altro", che sintetizza ciò che viene oggi denominato "spirito di Assisi", può essere rinvenuto in molte delle sue opere, frutto del lavoro di un autore che, a 700 anni dalla morte, resta uno di noi nell'età che fu sua.
Buono e giusto. Il cibo secondo ebraismo, cristianesimo e islam
Paolo Branca, Claudia Milani, Claudio Paravati
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2015
pagine: 128
Ciò che è giusto e vero, ma anche quanto è bello e buono, fanno da sempre parte di ogni genuina esperienza umana e quindi, inevitabilmente, anche di ogni autentica religiosità. Apprezzare e godere delle cose che la Provvidenza divina ha disposto nel creato non è una stravaganza né tantomeno qualcosa di moralmente riprovevole. I Testi fondatori dei tre monoteismi abramitici lo confermano in moltissimi passi che esortano gli esseri umani a essere non solo custodi, ma anche fruitori grati e responsabili delle immense ricchezze che li circondano. Ripercorrere le tradizioni e le norme che ebraismo, cristianesimo e islam hanno posto anche nel rapporto dei fedeli con il nutrimento può condurci a recuperare il senso del sacro e la relazione con il trascendente proprio nei gesti banali della vita quotidiana, una volta ritmata dai tempi lenti delle stagioni e delle preparazioni umili e attente di chi non aveva fretta di avere tutto e subito, ma sapeva godere anche dell'attesa. Queste pagine sono un invito a tornare verso le sorgenti di un'armonia forse trascurata, ma non per questo meno carica di suggestioni e insegnamenti anche per chi ormai vive la frenesia dei ritmi di vita moderni.
Guerra e Shoà. Frammenti di memoria
Fulvio Canetti
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2014
Tre racconti, sospesi tra ricordi personali, ricostruzioni storiche (l'eccidio di Caiazzo del 1943) e testimonianze (tra tutte, quella di Lello Perugia, il "Cesare" de La Tregua di Primo Levi), conducono il lettore a rivivere una delle pagine più buie del XX secolo: la seconda guerra mondiale e la tragedia della Shoà. Fulvio Canetti in quegli anni era solo un bambino. Un bambino ebreo. A distanza di tanti anni ha scelto di raccontare la sua storia, nei lunghi mesi che lo videro rifugiarsi, insieme alla famiglia, sulle colline nei dintorni di Montecassino: i giochi spensierati e le avventure con i coetanei, nonostante i drammi del mondo degli adulti; l'esperienza della fame e delle privazioni; l'incontro ravvicinato con la crudeltà dei nazisti, per sempre indelebile nella sua memoria di uomo; la prigionia dello zio in un lager polacco e il suo ritorno a casa, quasi irriconoscibile; la morte del padre. "Scrivere di queste cose è stato per me durissimo, e allora perché farlo? Per ricordare. Chiunque volti le spalle o chiuda gli occhi di fronte alla Shoà offende non solo la memoria delle vittime, ma l'uomo stesso creato a immagine di JHWH".
Stranieri con Dio. L'ospitalità nelle tradizioni dei tre monoteismi abramitici
Claudio Monge
Libro: Libro in brossura
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2013
pagine: 304
Abramo è riconosciuto "padre nella fede" da ebrei, cristiani e musulmani ed è considerato il modello del credente ospitale, sempre aperto all'incontro con l'altro, a prescindere dalle appartenenze. A partire dai testi sacri delle tre grandi religioni monoteistiche (in particolare il racconto dell'incontro di Abramo con i tre angeli alle Querce di Mamre) e dai loro sviluppi tradizionali e storici, l'Autore propone una riflessione di grandissima attualità attorno al significato di "stranierità" e "cittadinanza". "Una summa inedita dell'ospitalità concepita come elemento qualificante dei rapporti umani e della dimensione interiore e di relazione con Dio che ciascuno custodisce nella propria vita." (dalla Prefazione di Enzo Bianchi
Credere per vivere. Prospettive giudaiche, cristiane e islamiche a confronto
Elena Lea Bartolini De Angeli, Paolo Branca, Renzo Petraglio, Ernesto Borghi
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2012
Che cosa significa oggi avere fede? Se si ragiona in termini tradizionali, nell'Occidente euro-atlantico non si può che far riferimento anzitutto alla fede nel Dio cristiano. Se, però, si allarga l'orizzonte e si approfondisce l'analisi, non si può non considerare quanto importanti siano stati e siano, proprio nello sviluppo della cultura "occidentale", gli apporti e la presenza di fedeli ebrei e islamici e delle loro prospettive di fede e di cultura. Ebrei, cristiani e musulmani possono mettere in campo efficaci pratiche fondate sulla ragionevole fiducia che l'incontro con l'altro sia un'opportunità per tutti. In tale quadro culturale contemporaneo agli autori di questo volume - studiosi delle tradizioni religiose giudaiche, cristiane e islamiche e organizzatori di occasioni formative nell'ambito del dialogo ecumenico e interreligioso - è parso importante scrivere queste pagine seriamente divulgative. Esse sono rivolte a chiunque desideri capire meglio l'importanza esistenziale delle fedi giudaica, cristiana e islamica per la ricerca della felicità personale e collettiva e sia interessato a una convivenza sociale migliore, proprio a partire da un confronto culturale e religioso, intelligente e appassionato.
Ponti non muri. Cantieri di incontro tra Israeliani e Palestinesi
Giorgio Bernardelli
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2010
pagine: 126
Questo libro racconta il dramma israelo-palestinese attraverso alcuni dei suoi temi-simbolo. Ma, nello stesso tempo, vuole mostrare come siano presenti, pur in mezzo a tante tensioni, significative esperienze di riconciliazione. Tornando a riflettere sulla celebre frase pronunciata da Giovanni Paolo II "Non di muri, ma di ponti ha bisogno la Terra Santa" - emerge la necessità di non fermarsi ai segni di divisione, come il muro che separa Israele e i Territori palestinesi. Il passo realmente impegnativo, da cui dipende la possibilità concreta della pace, è infatti quello che porta alla costruzione di ponti. Per questo motivo l'autore ci propone di incontrare gli israeliani e i palestinesi che provano a dialogare tra loro.
Itinerari spirituali in terre d'Islam
Gwenolé Jeusset
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2010
Gli effetti degli attentati dell'11 settembre 2001 e quelli del conflitto israelo-palestinese mettono in pericolo il necessario incontro tra i credenti nelle relazioni quotidiane. I cristiani non possono lasciarsi guidare dalla paura, né rinchiudersi in se stessi o nella loro Chiesa: devono certamente assumersi il rischio di prendere il largo per incontrare tutti, come discepoli di Colui che è venuto per tutti. Invece, alcuni tra loro si arroccano e si rinchiudono nel timore e nella diffidenza. Gli insegnamenti dei responsabili della Chiesa cattolica e delle altre Chiese, i colloqui, gli studi si moltiplicano. Sono necessari, ma di fronte all'urgenza della attuale situazione in Europa occidentale occorre nuovamente constatare che aveva ragione Paolo VI quando diceva, al Pontificio consiglio per i laici: "L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni, che i maestri, e se ascolta i maestri è perché sono anche testimoni". Eccoci di fronte a un testimone: fra Gwenolé Jeusset. Con semplicità e serenità tutte francescane ci regala un soffio d'aria fresca e di speranza. Chiamato a seguire Cristo alla scuola di Francesco d'Assisi, egli ha incontrato musulmani che l'hanno arricchito e disarmato al tempo stesso, rendendolo così più povero, più cristiano e più francescano. Condivide con noi anzitutto il suo itinerario personale, per poi spalancarci le porte del suo cuore e della sua fede...
Pellegrini di pace. Francesco d'Assisi e Giorgio La Pira in Terra Santa
Marcello Badalamenti
Libro
editore: TS - Terra Santa
anno edizione: 2009
La Pira pensava che la pace di Israele e della Palestina, la pace di Gerusalemme e della Terra Santa non è una pace, ma è la Pace in assoluto, e questa avverrà soltanto quando si avrà il coraggio di superare le lacerazioni, le vittorie, le sconfitte che hanno dominato la storia degli ultimi duemila anni, quando si avrà il coraggio di riconoscersi appartenenti alla comune paternità di Dio e sentirci così tutti figli dell'unico Dio che adoriamo: il Dio di Abramo. Non ci darà pace nel mondo finché non ci sarà pace a Gerusalemme" ripeteva spesso La Pira. Marcello Badalamenti, richiamando episodi, aneddoti e documenti, offre un interessante parallelismo tra San Francesco e il politico di origine siciliana, scorgendo nell'intenso anelito di pace la comune vocazione tra le due figure. Giorgio La Pira, sulle orme del santo di Assisi come più volte attesterà lui stesso, è stato portatore di parole di pace e di missioni profetiche, che si concretizzano in quella "utopia" della pace inevitabile che contraddistinse il suo pensiero e la sua azione, facendone uno dei più grandi e tenaci profeti del secolo scorso.